17 Apr 2013
di 
1 minuto di lettura
SAMARATE «Emozionante». Vibra ancora la voce a don Quirino Daniotti, responsabile della comunità pastorale Maria Madre della Speranza di Samarate, mentre, dal pullman con cui sta lasciando Roma alla volta di Pompei, commenta l’incontro che con ventisette parrocchiani samaratesi ha avuto ieri mattina con papa Francesco. Un momento bello, in cui hanno sentito il Santo Padre ancora più vicino, anche se si trattava di un’udienza generale in piazza San Pietro, in mezzo a moltissima gente da tutto il mondo. Ma del resto essere lì, a pochi passi da lui, dà una sensazione davvero unica.
«È stato un momento caldo, di Chiesa viva – spiega ancora il parroco di Samarate – abbiamo respirato davvero l’idea della Chiesa cattolica. Tutti noi non vedevamo l’ora di questo incontro, e quando papa Francesco ci è passato vicino con la papamobile è stata un’emozione fortissima».
Il pellegrinaggio, che la comunità Maria Madre della Speranza ha organizzato all’interno delle iniziative per l’Anno della Fede, è iniziato lunedì e l’altro ieri il gruppo samaratese ha partecipato alla Messa del cardinale Francesco Coccopalmerio all’interno della basilica di San Pietro.
Si pensava di poter essere proprio nelle Grotte Vaticane. Ma il significato non cambia di certo. E poi, ieri, l’udienza dal Papa. «Quello che ci ha colpito di più – si fa portavoce don Quirino per i suoi pellegrini – è stato quando papa Francesco ha detto che Gesù è il nostro avvocato, che ci difende sempre. Un messaggio davvero toccante».
I pellegrini rientreranno a Samarate domani sera: oggi il loro viaggio di fede prosegue, appunto, a Pompei, alla Madonna del Rosario, dove reciteranno la preghiera alla Vergine. In attesa dei prossimi appuntamenti per l’Anno della Fede che a inizio maggio vedranno tra l’altro, in occasione della festa della comunità pastorale, ospite il vicepatriarca di Gerusalemme, William Shomali, che sabato 4 maggio porterà nella sala San Rocco dell’oratorio di Samarate la sua testimonianza sulla fede vissuta a Gerusalemme e in Palestina.
S. Mag.
f.artina
© riproduzione riservata
