Sono 422.556 i cittadini provenienti dalla regione Lombardia che a gennaio del 2016 risultavano residenti all’estero. Solo nell’ultimo anno si sono iscritti all’A.I.R.E. (l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) ben 20.088 lombardi. Secondo i dati del Rapporto “Italiani nel mondo 2016”, presentato a Roma il 6 ottobre, si registra un incremento del 6,5%, rispetto al 2014. A fronte di questi dati, la Lombardia si presenta come la prima regione italiana per numeri di espatri, seguita da Veneto e Sicilia.
Ad oggi, secondo la Camera di Commercio di Monza Brianza, il 5% delle famiglie lombarde dichiara di avere un parente all’estero. Nel 46% dei casi (sono dati del 2015) la fuoriuscita è stata dettata da esigenze professionali, mentre il 28% degli espatriati ha lasciato l’Italia per seguire corsi di formazione universitaria e master di specializzazione.
Soltanto il 3% dichiara di essersi recato all’estero per cercare lavoro, a fronte di un 10% che sostiene invece di essere emigrato per svolgere un’attività lavorativa che in Italia non avrebbe praticato. Non mancano gli appassionati delle vacanze all’estero e dei soggiorni prolungati per l’apprendimento di una lingua straniera. È questa la motivazione che spinge il 18% dei lombardi a trasferirsi fuori dal paese.
Come è facile intuire, a decidere di trasferirsi all’estero sono in particolare i giovani, anche se è stato registrato un aumento del numero di pensionati che salutano il Belpaese per vivere una seconda vita altrove.
Uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 49 anni e con un livello di istruzione medio-alto, costituiscono la maggiore fetta di migranti lombardi. Secondo il Rapporto, però, almeno nel caso dei Millennials, l’emigrazione non è tanto una “fuga” quanto piuttosto un’occasione. Si tratta infatti di un’importante tappa nel percorso di vita e una chance in più per soddisfare ambizioni e curiosità. Nulla a che veder con le aspettative di tanti giovani,
meno fortunati, provenienti da altri paesi europei.
Da segnalare è anche il numero di rientri, ovvero tutti quei cittadini che decidono di tornare a vivere in Italia dopo un periodo di permanenza all’estero. Anche in questo caso la Lombardia si piazza al primo posto. Con 5.102 cittadini tornati nel 2014, i lombardi rappresentano il 17,4% dei “rincasati”.
Le statistiche evidenziano infine come, mentre la percentuale dei rimpatri negli ultimi dieci anni si è mantenuta costante, a partire dal 2010 si è registrato un importante incremento nel numero degli espatri.
A gennaio del 2016, gli iscritti all’AIRE a livello nazionale erano 4.811.163, con un’incidenza del 7,9% sul totale della popolazione nazionale.