Dopo gli spari arriva il pentimento: «Spero che stiano bene»

Salvatore Marchese dal carcere ripensa a quei colpi di pistola contro i carabinieri. «Non avrei mai voluto far loro del male». Il suo avvocato: «Ha capito di aver sbagliato»

– «Sono dispiaciuto per quello che è successo, neppure io so cosa mi sia accaduto. Non avrei mai voluto far del male a nessuno e spero che i carabinieri stiano bene».
Dal carcere di Busto Arsizio, nel quale si trova detenuto dopo aver ferito a colpi d’arma da fuoco tre carabinieri nella caserma di Gallarate, ha espresso il suo dispiacere. La clamorosa aggressione è avvenuta lunedì intorno a mezzanotte dopo che l’uomo si era recato in caserma per chiedere di essere arrestato visto che non sopportava più l’idea di condividere gli spazi (era detenuto ai domiciliari a casa dei genitori) con i familiari.

«Si è informato – spiega il suo avvocato difensore – sulle condizioni dei tre carabinieri feriti. Voleva sapere come stessero e ha espresso tutto il suo dispiacere. Non si spiega cosa sia successo. Dice che si è sentito schernito dai carabinieri, probabilmente ha interpretato male qualche loro parola. Si è sentito deriso, almeno questo lui dice. Mi ha smentito l’ipotesi, che però io non mi sento di scartare, che avrebbe fatto fuoco perchè aveva intuito che,

con l’evasione dai domiciliari, non sarebbe stato arrestato e che quindi sarebbe ritornato in famiglia. Ma sta cominciando a capire quello che è successo e ha capito di aver esagerato». Intanto arrivano conferme sulla prima ricostruzione sommaria dell’accaduto. Marchese si è presentato in caserma pochi minuti dopo le 9 chiedendo di essere arrestato: «A casa si sentiva troppo stretto – conferma l’avvocato Toscani – non poteva uscire mai, non avevamo chiesto un paio di ore al giorno fuori, ma la richiesta ci era stata negata. Peraltro stiamo parlando di una persona con dei problemi, tanto da essere seguito anche da strutture specializzate, come il Cps di Gallarate. In condizioni del genere certe situazioni vengono ulteriormente amplificate. Stiamo parlando di una persona che ha bisogno di aiuto. Deve essere trasferito in una struttura, il carcere non serve a nulla».

Tornando alla cronaca, Marchese è rimasto in sala d’attesa ad aspettare che fossero espletate tutte le pratiche necessarie per l’arresto. Ma a un certo punto, intorno a mezzanotte, l’uomo si impossessa di una pistola lasciata in un cassetto e spara contro i militari. Uno, del Nucleo Radiomobile, è stato colpito all’addome, gli altri due colleghi, e , sono rimasti feriti alle gambe. Le loro condizioni, per fortuna, sono in via di miglioramento. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri del Comando Provinciale di Varese, coordinati dal Pm di Busto Arsizio. Oggi Salvatore Marchese verrà interrogato in carcere dal Gip di Busto, , per la convalida.