Si chiama Seven Lakes ed è lo studio di tattoo nato dall’unione artistica di due tatuatori: e . Stiamo parlando di due artisti spinti dalla passione per la pittura e il disegno, per il mondo del tatuaggio e dalla volontà di aprire nella loro città uno studio dove fosse possibile ammirare e respirare arte. Non è un caso che la location si trovi all’interno di una delle corti più antiche della città di Varese, via Carrobbio 11. Il nome Seven Lakes, sette laghi, è un omaggio alla nostra provincia.
Vale Lovette è una giovane tatuatrice amante della natura e degli animali. Nelle sue sofisticate composizioni neo traditional cerca sempre il giusto equilibrio tra soggetto, elemento naturale e dettaglio, tratto che la contraddistingue da anni. Ha avuto modo di collaborare in diversi studi facendo tesoro di ogni esperienza, ciò ha reso il suo stile eclettico e unica ogni sua creazione su pelle.
Vinnie La Rosa è un tatuatore che trae ispirazione dalla musica, sua prima musa. Il suo è un gusto ricercato e attento ai dettagli, alla definizione del soggetto e alla potenza visiva. È legato al mondo «del tradizionale» ma con il tempo, grazie alle sue esperienze, l’ha reso più attuale.

Uno degli obbiettivi del Seven Lakes sarà quello di accogliere guest spot con artisti nazionali e internazionali. La Corte che ospita lo studio vorrà essere punto d’incontro artistico grazie anche alla presenza di Roberto Caielli, noto fotografo e titolare della galleria d’arte fotografica Caielli Fine Art. Più arti, così, si incontreranno, donando forza creativa le une alle altre.

Ieri è stato il primo giorno di apertura del negozio, che più propriamente potremmo definire «laboratorio artistico» e «centro di sperimentazione culturale». Una giornata che ha registrato un bel via vai di conoscenti e di persone interessante a questa forma di arte contemporanea.
In questi ultimi anni abbiamo visto aprire in città – ma anche in periferia – diversi negozi di tattoo. Da una parte ciò testimonia come i tatuaggi stiano diventando sempre più popolari, dall’altra come i negozi generici abbiano lasciato il posto ad altri sempre più particolari e legati al tratto artistico dei tatuatori. Del resto, oggi non basta più dire “mi faccio un tattoo”, ma è meglio cercare “un tattoo d’autore”.
Da qui la ricerca di correnti artistiche, crew, stili, firme e personalizzazioni. Una volta era arte di strada, adesso un tattoo è qualcosa che si avvicina sempre di più a un quadro d’autore. Ed è solo l’inizio perché l’universo della body art è in continua espansione e sicuramente vedremo in questo campo ancora molte novità.