Tutto pronto per la trasferta in Trentino-Alto Adige della Pro Patria, si va a giocare sul campo della Virtus Bolzano e lo si fa con gli uomini contati in attacco ma anche con la convinzione, che a tratti sembra essere una certezza, che la squadra è pronta per rilanciare un nuovo campionato.
Mister Bonazzi, durante la conferenza stampa della vigilia, non vuole sentir parlare di chi non è disponibile, anzi: «Parliamo degli assenti? No, parliamo dei presenti perché almeno venti uomini a disposizione ci sono, nel calcio gli infortuni fanno parte del gioco». Preoccupano leggermente le condizioni di Gionta, alle prese con una leggera forma influenzale ma assolutamente recuperabile tanto che si valuterà proprio in mattinata, il lungo degente Cappai che ancora una volta non è disponibile e continua la sua stagione difficile fatta di scampoli di partita,
tempi di recupero, scampoli di partita e ancora tempi di recupero, ma pesa il pensiero Mauri che continua ad avere qualche acciacco al ginocchio, tanto che Bonazzi spesso lo sostituisce negli ultimi minuti di partita per non appesantire troppo il carico ma non solo, è stato tenuto a riposo precauzionale alla vigilia del match odierno. Casiraghi non recupera, Gherardi non ce la fa, il dubbio portiere, il dubbio ala sinistra, insomma quando le cose sembravano essersi messe per il meglio ecco che la cattiva sorta arriva a far vedere il suo volto, Bonazzi però è stato assolutamente chiaro: «Dobbiamo provare a vincere per dare seguito a quanto fatto nelle ultime settimane, le assenze sono quasi tutte davanti ma le alternative non mancano. Abbiamo tanti giocatori bravi». Come a dire, sì, avevamo trovato la quadratura del cerchio, ma anche se il cerchio dovesse diventare un’ellisse non voglio che chi scende in campo si senta deresponsabilizzato. E a ragion veduta, aggiungeremmo noi.
Le notizie positive sono quelle che guardano alla scorsa settimana perché, finalmente, abbiamo avuto il piacere di vedere un centrocampo che interagisce con gli uomini che compongono il reparto che vanno a formare un mosaico inatteso fino a non più tardi di 20 giorni fa. Lo abbiamo detto, Santic è l’uomo in più non tanto per la quantità di palloni giocati, molti, ma proprio perché in chiave tattica sono i suoi movimenti a dare il là all’estro di Pedone, spesso inespresso quando in mediana c’era Arrigoni.
Due parole anche sugli avversari definiti dallo stesso tecnico: «Sono veloci e dinamici, dovremo essere aggressivi. Domenica con il Ponte San Pietro Isola hanno fatto 35 minuti molto buoni, poi sono crollati. È una squadra che sta bene ma concede qualcosa» ha asserito. E proprio su quel qualcosa dovranno lavorare Santana e Bortoluz, oltre a Mauri si intende. A proposito di nuovi innesti, si è rivisto Yuri Mora, attaccante uruguagio già protagonista nel ritiro estivo di Biella, ma il ds Sandro Turotti resta sul chi va là, restiamo in attesa di novità.
Chiudiamo coi tifosi, in partenza una settantina di supporter pronti a sobbarcarsi una trasferta lunga come questa di Bolzano. Chapeau.