– Ancora furti nei cimiteri di Gallarate: questa volta tocca a Crenna. Il camposanto era già stato, in passato, oggetto di questo tipo di “attenzioni”.
A sparire dalle tombe sono vasi di fiori, messi dai familiari come gesto d’affetto sulla tomba del caro scomparso, ma anche oggetti posizionati a decoro delle sepolture come piccoli angeli in bronzo, rosari appoggiati alle lapidi come preghiera perpetua e, in un paio di casi, persino due lampade votive. Si tratta di piccoli furti, che però, considerata la sacralità del luogo, risultano particolarmente odiosi.
La segnalazione, questa volta, è comparsa sulla pagina Facebook “Sei di Gallarate se…”, scatenando l’ira degli iscritti alla comunità virtuale. L’ultimo mini “scippo” riguarda un vaso di fiori. «Messo la mattina sulla tomba di mio padre – spiega un utente della pagina – e rubato probabilmente lo stesso pomeriggio, visto che la mattina successiva era già sparito».
Ecco perché serpeggia comprensibilmente rabbia mista ad indignazione: «quanto potrà mai costare un vaso di fiori?», è la domanda ricorrente. Inspiegabile, tra l’altro, la natura dei furti: certo chi ha rubato non lo avrà fatto per poter rivendere la refurtiva.
E c’è anche chi ha passato al setaccio il cimitero alla ricerca del maltolto, convinto che il ladro potesse essere un visitatore arrivato a mani nude sulla tomba di un familiare e deciso a rimediare in modo vergognoso. Ecco perché c’è chi chiede una maggiore sorveglianza, soprattutto in vista dell’avvicinarsi, ad inizio novembre, delle festività dedicate ai defunti.
«Ogni anno è un disastro – spiegano gli utenti – ma gli episodi di questo genere non fanno che aumentare».