– Antifurti nelle scuole, i lavori a fine aprile. Ma intanto nella notte tra lunedì e martedì i ladri sono tornati alle Dante, rubando le monetine delle macchinette per i caffè. Lunedì il sindaco , con gli assessori (Lavori pubblici) e (Pubblica istruzione), ha incontrato il comitato genitori dell’istituto comprensivo di Cedrate.
Mamme e papà che, dopo l’ondata di furti che ha coinvolto gli istituti scolastici cittadini, si erano offerti di installare a proprie spese un sistema di allarme nella scuola frequentata dai loro figli. Ma i soldi ce li metterà Palazzo Borghi. «Del lavoro ci faremo carico noi, abbiamo già i preventivi», spiega l’assessore Barban, «in tutto spenderemo 20-25mila euro per installare un antifurto collegato con l’istituto di vigilanza» che sorveglia gli edifici comunali nelle ore notturne.
«Stavamo valutando di mettere le sirene, ma se suonano finirebbero per disturbare chi vive nelle vicinanze». L’unico allarme scatterà dunque sulle “pattuglie” dell’istituto di vigilanza.
Sono quattro le scuole interessate: le secondarie di primo grado di via Tommaseo e di via Palestro, le primarie di via Col di Lana e via Rusnati. Il “guaio” è che, siccome l’importo totale degli interventi supera i 10mila euro, sarà necessario indire una gara d’appalto. Procedura burocratica che allungherà i tempi di avvio dei lavori, che secondo Barban dovrebbero «iniziare per la fine del mese di aprile».
Notizia accolta con favore dai genitori. «Bene, ce lo auguriamo proprio», spiega, del consiglio di istituto delle scuole del centro, «il sindaco ci aveva promesso che sarebbero intervenuti prima delle elezioni». Ma al di là della scadenza del mandato amministrativo, la questione resta urgente. «La scorsa notte sono entrati alle Dante e sembra che non ci siano nemmeno segni di scasso», prosegue la rappresentante dei genitori, «al di là del fatto che hanno rubato i soldi delle macchinette del caffè, siamo sconcertati dalla permeabilità degli edifici scolastici. I ladri entrano ed escono a piacimento».
Situazione preoccupante di per sé, ma che spaventa in vista delle vacanze pasquali. «Bisognerà che si provveda alla sicurezza delle scuole, all’interno c’è ancora materiale elettronico».
La richiesta è di tenere sotto controllo gli edifici per evitare che, invece che nell’uovo, i bambini la sorpresa la trovino tornando a scuola mercoledì.