– In segno di sfregio, infatti, l’albanese, dopo aver saccheggiato le abitazioni, lasciava il suo personale e sgradito “ricordino”. Peggio di un animale, in barba a qualunque norma igienica, espletava i propri bisogni fisiologici in giro per casa, quasi fosse la sua firma personale, e poi se la svignava facendo perdere le proprie tracce.
Ma grazie all’intervento dei carabinieri lo sgradevole malvivente dalla deiezione facile è stato incastrato. Le ricerche, infatti, non si sono mai fermate.
La dinamica era sempre la stessa: scassinava porte e finestre intrufolandosi nelle abitazioni, asportando preziosi, denaro contante, oggetti vari e persino generi alimentari. In poco tempo avrebbe conquistato un consistente malloppo. Quando trovava il campo completamente libero, nel caso di case di villeggiatura o di persone residenti all’estero o comunque al momento disabitate, vi soggiornava utilizzando tutto ciò che si trovava all’interno.
Le indagini, coordinate dal Pm di Varese e condotte anche con metodi tecnico-scientifici oltre a quelli convenzionali, con l’ausilio di personale della Sezione Biologia e Dattiloscopia del RIS di Parma, hanno permesso di identificare l’albanese, che è stato arrestato. Si trova ora recluso in carcere a Novara.
A proposito di furti in casa, i carabinieri della Compagnia di Luino hanno ulteriormente intensificato e rafforzato i controlli su tutto il territorio in modo da prevenire e contrastare il fenomeno dei reati predatori.