– Gas e luce tagliati al campeggio Sette Laghi: da venerdì, infatti, i residenti sono all’addiaccio e dovranno inventarsi qualche espediente per poter contare sull’elettricità. Nuova puntata dunque nel braccio di ferro tra gli ultimi rimasti e la società che gestisce l’area, nonostante il tentativo di mediazione del Comune di Azzate. Ma il Cda è stato irremovibile: chi non ha saldato i conti resterà al freddo e al buio.
Tra i penalizzati , però, ora si ritrova anche chi ha sempre pagato le utenze, ma con arretrati nella gestione delle piazzole. Quella di ieri è stata una giornata frenetica con il Comune che ha tentato in tutti i modi di raggiungere un accordo con la Società Sette Laghi per evitare che si arrivasse al “taglio” del rifornimento elettrico e del metano.
«La decisione si ha sorpreso – spiega il sindaco –
Ho sentito (presidente della Sette Laghi, ndr) ipotizzando un intervento di questo tipo: riallacciare le utenze con il Comune che si fa garante dei costi delle utenze da oggi a quindici giorni, un tempo tecnico che ci prendiamo per individuare soluzioni alternative, in modo da non lasciare le persone senza gas e luce». Questa dunque la soluzione-ponte proposta dal Comune che, però, non ha convinto la società che gestisce il camping. «Scandroglio si è preso una giornata di tempo – continua Bernasconi – poi (ieri, ndr) in mattinata mi ha detto che il Cda aveva deciso di non aderire a questa soluzione che avevamo proposto. Hanno ribadito che non attaccano le utenze anche se il Comune paga i consumi da qui ai prossimi 15 giorni. Ho cercato di far capire a Scandroglio che le persone avrebbero avuto dei disagi e la società non avrebbe avuto un danno economico, ma invano».
Il Comune si è messo quindi a ragionare su una soluzione alternativa, ipotizzando un punto di pronto intervento all’interno della palestra scolastica, ma i residenti del Sette Laghi hanno preferito restare nelle loro casette, seppur in condizioni complesse. «Sappiano comunque – rassicura Bernasconi – che nel momento in cui la situazione dovesse essere intollerabile, il Comune in pochissimo tempo è pronto a allestire un punto di pronto intervento».
Nessun ripensamento invece da parte del Cda, come ha spiegato il presidente Scandroglio: «Come avevo già detto – replica – nel rispetto degli altri che, causa confisca, non possono entrare e pagano regolarmente, abbiamo deciso di staccare le utenze. Nonostante i solleciti certe persone che sono entrate ugualmente nelle loro casette non si sono degnate di trovare un accordo, considerando che la situazione si trascina da troppo tempo. Si parla di insolvenze anche dal 2012. Oggi non è più possibile tollerata una situazione di questo tipo. Abbiamo messo in pratica ciò che lo statuto della società ci permette di fare: al socio moroso si staccano le utenze». « Nonostante tutto li teniamo ancora lì – conclude Scandroglio – visto che lo statuto prevede che in caso di morosità si risolve la convenzione tra socio e società e si lasci libera la piazzola». Il Comune vigila sulla situazione, ma intanto diversi abitanti dovranno fare i conti con il freddo.