09 Mar 2015
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– La parte del leone la fa la scuola media di Cedrate, che la scorsa estate è stata oggetto di interventi per 1 milione di euro. In particolare, spiega l’assessore all’Ecologica , «l’isolamento della copertura, la posa di un cappotto termico, la sostituzione dei serramenti e della centrale termica hanno permesso di ridurre le emissioni di oltre 50 tonnellate di CO2 l’anno».
A questo si aggiungono le 8,3 risparmiate grazie ai pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto,
che tagliano i consumi energetici per 18mila kilowattore l’anno. In totale «il fabbisogno di questo edificio è passato da 65 kilowattora per metro cubo l’anno a 9».
Non è tutto. Ci sono altri tre istituti che hanno visto la sostituzione dei serramenti, con effetti positivi in termini di consumi ed emissioni. Alle scuole dell’infanzia di via San Giorgio, ad esempio, si risparmiano 60mila kilowattora l’anno e si evita di gettare nell’atmosfera 12,1 tonnellate di anidride carbonica.
Cifre identiche alle materne di Madonna in Campagna. Mentre a quelle di via Liberazione il “taglio” ammonta a 7,1 tonnellate di CO2 e 35mila kilowattora. Ancora, il rifacimento della copertura delle elementari di via Padre Lega ai Ronchi ha permesso di ridurre i consumi per 10mila kilowattora l’anno e di evitare di emettere 2 tonnellate di anidride carbonica.
Sulla riduzione di inquinamento ed energia impiegata ha inciso molto anche il nuovo contratto per la gestione calore sottoscritto con Gdf Suez. Un’intesa, sottolinea l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, «che ci fa risparmiare 913mila kilowattora l’anno. Ed evita l’emissione in atmosfera di 184 tonnellate di CO2».
Il tutto grazie allo smantellamento di vecchie caldaie sovradimensionate rispetto agli edifici che devono riscaldare. E alla loro sostituzione con più moderni ed efficienti impianti a condensazione. Interventi, questi, che hanno riguardato la materna di Cedrate, le primarie di Cajello, Madonna in Campagna, dei Ronchi e del centro e le medie “Majno”.
