La fatturazione elettronica è un obbligo da rispettare ma anche un’opportunità da cogliere. La dematerializzazione, infatti, ha come obiettivo il risparmio, la crescita e l’efficienza non solo nei rapporti con la Pubblica Amministrazione ma anche tra le stesse imprese.
E in un momento in cui l’Unione Europea (il termine per lo scambio dei documenti amministrativi fra tutti gli Stati membri è fissato al 2020) e il Governo italiano stanno premendo in questa direzione, proroghe probabilmente non ce ne saranno: «Attrezzarsi entro il 31 marzo 2015 è l’imperativo di questo momento perché la gestione informatizzata delle fatture porterà alla riduzione dei tempi e degli errori e, di conseguenza, la produttività potrebbe beneficiarne grazie alla condivisione delle informazioni ed ad una fruibilità
dei dati più veloce e facile. Il percorso non è immediato e qualche complessità andrà risolta, ma noi siamo qui per questo» dichiara il presidente di Confartigianato Imprese Varese Davide Galli.
Sul tema l’Associazione di Viale Milano si è mossa da tempo con un servizio semplice e sicuro che affianca le imprese socie nella gestione di tutte le fasi della fatturazione elettronica nei confronti della PA, in linea con le specifiche dettate dal Decreto n. 55 del 3 aprile 2013. Il servizio parte dalla fattura cartacea e comprende:
– Emissione delle fatture elettroniche nel formato previsto dalla normativa (xml)
– Firma delle fatture in modo completamente automatico
– Invio delle fatture alla PA attraverso il Sistema di Interscambio
– Conservazione a norma delle fatture inviate con archiviazione sostitutiva
– Verifica, controllo e gestione delle risposte provenienti dal Sistema di Interscambio della PA
Per informazioni, le imprese si possono rivolgere nelle sedi territoriali di Confartigianato a loro più vicine.
Ricordiamo che tutti i fornitori che emettono fattura nei confronti di tutti gli enti della Pubblica Amministrazione (sia centrali che locali), entro il 31 marzo 2015 dovranno produrre un documento in formato elettronico e trasmettere la FatturaPA attraverso il Sistema di Interscambio per la fatturazione elettronica. L’obbligo è riferito agli operatori economici (imprese e lavoratori autonomi) che forniscono beni o servizi alle Amministrazioni pubbliche.
L’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano, ha calcolato che i benefici della dematerializzazione saranno di circa 1 miliardo di euro all’anno per la PA e di 500 milioni di euro per i fornitori della Pubblica Amministrazione derivanti da recuperi di produttività variabili tra il 60% e l’80% dei costi dell’intero processo di gestione delle fatture passive.