Ho letto il vostro articolo nel quale avete stimolato alcuni ragazzi dopo gli attentati di Bruxelles. L’ho trovato interessante, anche se continuo a pensare che con gli abbracci e i gessetti colorati si faccia solo il gioco dei terroristi, che approfittano delle nostre debolezze per farci del male. Questi diciottenni fanno bene, nella loro ingenuità, a pensarla così: ma le guerre si combattono con la spada.
Con quegli abbracci facciamo il gioco di chi ci vuole male
26 Mar 2016
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