I cinquant’anni del MA*GA sono stati un percorso in continua ascesa, dalla prima idea di Silvio Zanella di creare nel 1949 un premio d’arte per acquistare opere da destinare al futuro museo d’arte moderna (fondato nel 1966), fino all’idea che il museo sia un centro dinamico, aperto alla città, un centro di formazione e di aggregazione culturale a tutto tondo. Il MA*GA è una realtà unica in Italia, e non lo diciamo solo noi, che nasce e si sviluppa in sintonia con una città
che ne ha sempre accompagnato la crescita, e con il sostegno di tutti, cittadini, amministratori, finanziatori, collezionisti, dipendenti e soprattutto artisti. Ecco perché, come ha detto ieri Franco Buffoni, la nostra città deve essere orgogliosa di questo museo che le permette di stare alla pari, nell’arte, ai grandi centri metropolitani. Un’eccellenza da mantenere e da coltivare e a cui voler bene. Da quell’appartamento di via XXV Aprile, un “mattone” fondamentale senza il quale il museo non sarebbe mai nato, passando per la GAM nella storica sede di viale Milano, siamo arrivati a questo gioiello, riconosciuto e riconoscibile, che è il MA*GA, chiamato in anni difficili ad affrontare nuove, affascinanti sfide. Guardiamo indietro per andare avanti e per fare ulteriori passi che, a partire da solide radici in città, ci porteranno a guardare ad un territorio più ampio, dal polo culturale già istituito con Legnano a importanti collaborazioni con altre istituzioni, che permetta il consolidamento del nostro operato anche in collaborazione con i soci fondatori, la città di Gallarate, la Regione Lombardia e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
*Direttrice, MA*GA