Prosegue a colpi di petizioni la battaglia per salvaguardare l’ospedale Carlo Ondoli di Angera, dopo la perdita del reparto di pediatria e del punto nascite. nelle ultime ore è nata anche la petizione su www.change.org “Riapriamo il punto nascite e la pediatria di Angera”. «Pochi giorni fa – hanno scritto i promotori della petizione – è avvenuta, con tempi e modalità assolutamente inaccettabili, la chiusura del reparto di pediatria e del punto nascite dell’ospedale Carlo Ondoli di Angera, in questa situazione sono coinvolti bambini, mamme, papà, donne in gravidanza che fino a novembre 2016 avevano un punto di riferimento negli ottimi reparti di maternità e pediatria dell’ospedale di Angera ed ora si ritrovano a doversi rivolgere ad ospedali lontani (il più vicino oltre 20 chilometri con tutti i problemi logistici del caso) dove nessuno conosce la loro storia».
Centinaia di persone scese in piazza mobilitate con un passaparola rapido accolto subito con entusiasmo, volontà e determinazione di fare qualcosa per impedire la chiusura. i reparti di maternità e pediatria dell’ospedale di Angera sono da sempre noti ed apprezzati come un’eccellenza come confermano le tante testimonianze raccolte sul gruppo Facebook “Mamme uniamo le nostre forze per far riaprire il punto nascite e pediatria”.
«C’è una soluzione a tutto questo: la riapertura urgente dei due reparti maternità e pediatria e la ricollocazione dell’ottimo personale già presente al proprio posto di lavoro. i recenti casi che hanno visto coinvolto l’ospedale di Angera meritano attenzione e devono essere l’occasione per ribadire concetti molto semplici: l’importanza strategica dell’ospedale, la necessità di potenziare i servizi essenziali ospedalieri la riapertura della pediatria e del punto nascite».
«Negli ultimi mesi – ha ricordato il comitato promotore – poi diversi episodi hanno evidenziato l’importanza del pronto soccorso e di tutte le sue funzioni essenziali. da qui l’obbligatorietà di prevedere un adeguato programma interventi atti ad aumentare i servizi a vantaggio dei territori e delle comunità che si appoggiano al nostro ospedale cittadino».
Nel pomeriggio di ieri le firme raccolte erano quasi 1800. A quelle virtuali vanno aggiunte le circa 8.000 sottoscrizioni raccolte dai componenti del Comitato Permanente negli ultimi mesi. «Il Comitato Spontaneo Permanente – fa sapere il gruppo – è da oltre un anno impegnato nella battaglia in difesa del nosocomio angerese e le 8.000 firme fin qui raggiunte grazie all’aiuto di un gruppo di mamme, dimostrano l’assoluta importanza strategica che il nosocomio riveste per i territori che usufruiscono dei relativi servizi alla persona».