Sabato mattina alle 9.45, i sindaci di Cittiglio e Brenta e hanno convocato, al palazzo comunale cittigliese, tutti gli eletti provenienti dalla provincia di Varese al Parlamento Europeo, alla Camera, al Senato e al Consiglio Regionale.
L’oggetto dell’incontro sarà il futuro dell’ospedale di Cittiglio, per i quali i sindaci del Distretto chiedono l’immediata riapertura del reparto di ortopedia rimasto chiuso al 1° novembre.
Parlamentari e consiglieri regionali varesini troveranno ad attenderli non solo i sindaci ma anche i cittadini che stanno organizzando una manifestazione di piazza all’esterno del municipio di Cittiglio, per far sentire la loro voce di protesta.
Prosegue anche l’attività del Comitato spontaneo pro ospedale presieduto da Salvatore Romano, pronto a proseguire la raccolta firme che ha toccato quasi 13 mila adesioni. «Non ci fermiamo – promette Romano – siamo pronti ad andare davanti alla Corte Europea per rivendicare il diritto alla salute dei cittadini; abbiamo parlato anche con la senatrice Erica D’Adda che presenterà appena possibile una interrogazione parlamentare sul tema».
Il tempo stringe e sia i sindaci che i cittadini stanno tentando tutte le strade utili per far riaprire l’ortopedia e la traumatologia che dal 1° di novembre sono state trasferite all’ospedale di Luino.
Le speranze di Cittiglio si fondano sulla relazione stilata da un gruppo di medici e professionisti del settore che ha inequivocabilmente stabilito come il “Luvini” rispetti tutti i parametri richiesti dalle normative.
La chiusura dell’ortopedia potrebbe portare anche a un declassamento del pronto soccorso.
Un altro importante appuntamento è per oggi quando si riunirà, sul caso del nosocomio di Cittiglio, la Conferenza dei sindaci dell’Ats Insubria, presieduta dal sindaco di Malnate .
«Ad oggi, nessuna norma permette lo smantellamento dell’unità operativa complessa di ortopedia perché il volume soglia in questi anni è sempre stato raggiunto e superato» sostengono Anzani e Ballardin.n
M. Fon.