Matteo Arrigoni, classe 1997, è un ragazzo cresciuto nelle giovanili del Varese e approdato alla Pro Patria nella scorsa estate. Criticato nelle primissime uscite, è oggi uomo importante di un centrocampo biancoblù cresciuto col passare delle giornate. Domenica la squadra ha ottenuto l’ottava vittoria consecutiva ma Bonazzi non sembrava felicissimo in conferenza stampa…
Più che arrabbiato direi dispiaciuto, dispiaciuto per l’espulsione di Ferraro perchè dispiace che non ci sia all’ultima prima della sosta. È una giornata importante, e dobbiamo cercare di continuare a vincere.
Un po’ ce l’aspettavamo, abbiamo giocato un brutto primo tempo ma sapevamo che la prestazione non poteva essere allo stesso livello di alcune partite precedenti. L’importante era vincere e il mister era comunque contento perchè abbiamo portato a casa i tre punti.
No, non pensiamo al fatto che siano 6, 7 o 8 partite consecutive che vinciamo. Cerchiamo di vincere partita per partita, la pressione non cambia così come non cambia vincerne 8 o 9 consecutive. Certo, andiamo in campo per vincere anche domenica.
Non in maniera precisa, vorrei solo giocare il più alto numero possibile di partite e dare il mio contributo alla squadra.
Ho scelto di seguire Giorgio Scapini. È una persona di cui mi fido e che conosco da molti anni, è stato lui a portarmi lì dalle giovanili. Quando mi ha detto dell’interessamento della Pro Patria ho sposato il progetto con entusiasmo e sono contento della mia scelta. Col Varese però è rimasto un buon rapporto, avrei preferito averlo nel girone perchè i derby hanno qualcosa di speciale, sono partite uniche, bellissime da giocare.
A inizio anno è stata difficile, ma solo perchè le nostre prestazioni non erano il massimo. Adesso c’è euforia, fa sempre piacere vedere lo stadio pieno e sentire il calore dei tifosi che ti supportano, sono veramente il 12o uomo in campo. Personalmente trovo stimolo dalle pressioni, mi invogliano ancor di più a dimostrare quel che valgo.
Santana, senza dubbio. È di un’altra categoria, quando prende il pallone sai che fa sempre la cosa giusta, averlo in squadra è molto importante per noi.
Bortoluz. Il suo lavoro è importante, ha grande forza fisica e svolge compiti che per noi centrocampisti sono fondamentali quando viene incontro: difende il pallone, gioca di sponda, ci fa respirare. Peccato che non ci sarà per un po’, è una grave perdita.
Non credo che ce la possa fare, forse ancora Casiraghi. Domenica scorsa ha faticato un po’ ma è un ragazzo dalle grandi qualità, speriamo si possa sbloccare e far vedere quanto vale. Tutti abbiamo grande fiducia in lui.