– Finirà insomma di fronte al giudice del lavoro la vertenza che vede protagonista una dipendente di Palazzo Borghi. «Questa persona operava all’interno della biblioteca, l’abbiamo trasferita all’anagrafe», spiega il sindaco , «confermando lo stipendio, il livello e anche il part time verticale di cui gode».
Il punto è che la persona in questione è una rappresentante sindacale. E quindi «contesta il fatto che prima del trasferimento avremmo dovuto chiedere l’autorizzazione al sindacato». Starebbe qui il comportamento antisindacale per il quale la dipendente ha citato in giudizio Palazzo Borghi. Sarà il giudice del lavoro a stabilire chi ha ragione.