La scalinata di Besozzo è stata bonificata. Non ci sono più esche avvelenate

Il Comune ha eseguito tutti i controlli del caso. Del Torchio: «Chi ha messo quei bocconi è un vigliacco»

Sono stati rimossi, i cartelli affissi dall’amministrazione comunale di Besozzo lungo la storica scalinata che collega via De Bernardi con il Faro e le scuole medie. La polizia locale besozzese li aveva posizionati alcuni giorni fa per segnalare il potenziale pericolo della presenza in zona di esche avvelenate destinate agli animali; un cittadino aveva segnalato in Comune la morte del suo gatto, pare proprio a causa di un boccone letale lasciato da qualcuno lungo la scalinata.

Un altro micio di una famiglia residente in zona aveva fatto purtroppo la stessa tragica fine nello scorso mese di marzo. La ditta specializzata incaricata dall’amministrazione comunale ha terminato i suoi rilievi e la bonifica del terreno potenzialmente inquinato dalle esche piene di veleno e così i cartelli di pericolo sono stati rimossi.

«Abbiamo fatto eseguire da una ditta specializzata una bonifica dell’area interessata che ora non presenta pericoli – conferma il sindaco di Besozzo – per questo motivo sono stati rimossi i cartelli di allerta». La notizia della possibile presenza di bocconi avvelenati destinati a degli ignari e innocenti animali come cani e gatti, aveva ovviamente destato preoccupazione sia tra coloro che hanno casa nei pressi della scalinata, sia da chi passa abitualmente di lì con i propri amici a quattro zampe.

Nel frattempo, il Comune sta facendo analizzare l’esca che ha ucciso il gatto un paio di settimane fa. «A giorni – spiega il primo cittadino – avremo il responso delle analisi del boccone ritrovato e in base al risultato procederemo con eventuali indagini per individuare il responsabile». Sulla velenosità dell’esca ingerita dal povero micio non ci sarebbero purtroppo dubbi; il Comune di Besozzo ha intenzione di andare fino in fondo alla vicenda, anche perché il maltrattamento e l’uccisione

di animali sono reati puniti duramente dal codice penale e che prevedono il carcere per i colpevoli. «Vogliamo capire di chi è la responsabilità di questa azione odiosa e vigliacca» afferma Del Torchio. Spargere bocconi avvelenati sui prati è pericoloso anche per gli uomini, soprattutto per i più piccoli. «Oltre che odiosa e vigliacca – conclude il sindaco di Besozzo – si tratta di un’azione pericolosa, non solo per gli animali ma anche per i bimbi che accidentalmente potrebbero prendere il boccone e ingerirlo».n