– Stefano Malerba lo ha detto fin dal primo giorno di campagna elettorale: «Bisogna fare qualcosa per ravvivare la dimensione culturale di Varese». E spesso ha usato la metafora del “villaggio di Asterix”, come a indicare la necessità che la Città Giardino non si chiuda in se stessa, difendendo solo i suoi interessi senza aprirsi al mondo e senza sfruttare la possibilità di farsi apprezzare.
Ieri il candidato sindaco della Lega Civica ha lanciato una proposta concreta: quella di un festival internazionale della scultura contemporanea che possa animare strade, piazze e giardini della città, coinvolgendo associazioni e artisti cittadini ma anche ospiti esterni, selezionati attraverso una giuria. Nel dettaglio è entrata Laura Orlandi, candidata consigliere nella lista che appoggia Malerba, nonché giornalista ed esperta d’arte che collabora con lo Spazio Lavit e l’associazione culturale Parentesi: «Il festival andrà organizzato in concomitanza con altri importanti eventi culturali milanesi –
ha affermato Orlandi – in modo da intercettare e attirare nella nostra città i turisti altrimenti concentrati solo nel capoluogo lombardo. Si baserà sull’installazione di sculture “site specific”, ovvero create apposta per il luogo in cui vengono esposte». L’idea è quella di utilizzare come base piazze, giardini, ville e musei, costituendo un itinerario ideale che i visitatori (dotati di mappe) potrebbero seguire per un tour incentrato sull’arte varesina. Altra costante dovrà essere la sinergia tra le associazioni culturali del territorio e la chiamata in causa di Villa Panza: «Impossibile prescindere dal luogo d’arte contemporanea per eccellenza di Varese – ha spiegato la candidata – Con Villa Panza diventerebbe automatico anche fare riferimento a un’istituzione come il Fai».
Lo stesso potenziale primo cittadino ha poi aggiunto una domanda al vetriolo aprendola agli elettori varesini e corredandola con una vignetta in cui vengono ritratti diversi avversari di campagna (da Orrigoni a Maroni, passando per Caianiello e Fontana): «Vogliamo davvero che Varese finisca nelle mani dell’accoppiata Mister Tigros-Mullah? – chiede Malerba – Mi rivolgo ai simpatizzanti del centrodestra, chiedendo loro se vogliano davvero consegnare la città a Nino Caianiello, Mullah di Gallarate, che per risollevare le sue sorti politiche, ormai ridotte al lumicino, cerca di garantirsi dei posti al sole nell’eventuale amministrazione Orrigoni». Malerba – con le parole e con i “disegni”- afferma di voler smascherare il “trabocchetto elettorale” ordito dalla Lega Nord: «Vogliono far passare Mister Tigros per un candidato civico e autonomo. Lo ha scritto lui stesso, nei giorni scorsi, in una lettera inviata alle testate locali. Ma come si fa a credergli? La candidatura Orrigoni è sbucata dal nulla, in piena notte, durante una riunione ristretta ed è stata decisa da un pugno di dirigenti di partito. Da allora, Mister Tigros non fa che comparire a braccetto con Matteo Salvini e con Roberto Maroni. Quindi lo schema è chiaro: Paolo Orrigoni è il paravento dietro al quale si nascondono i soliti noti: la Lega Nord, che cerca di tenersi stretta la città, e Nino Caianiello, che vede nella vittoria di Orrigoni l’ancora di salvezza».