Rapita e picchiata da incappucciati. Le telecamere non hanno visto nulla

Brunello - Scricchiola la ricostruzione della sorella dei due giovani presunti jihadisti

BRUNELLO – Rapita e picchiata perchè considerata una terrorista: sempre più dubbi sulla storia denunciata dalla sorella di e
. Gli inquirenti hanno avuto accesso ai filmati delle telecamere di videosorveglianza nelle scorse ore. Alcuni di questi erano bloccati da password che sono state finalmente sbloccate. Le prime immagini visionate non confermerebbero la versione fornita dalla donna che ha denunciato di essere stata sequestrata da due uomini incappucciati lo scorso 25 maggio alle 17 a Brunello mentre andava a prendere la sorellina a scuola. I primi fotogrammi non mostrerebbe passaggio di auto sospette nella zona indicata dalla donna quale luogo dove il presunto rapimento si è consumato.

Il dettaglio non è da poco se unito ad altre incongruenze riscontrate nel racconto della presunta vittima. Nessun testimone ha assistito al rapimento, ad esempio. Seppur avvenuto, secondo quanto dichiarato in denuncia, in pieno giorno in un piccolo comune. Sempre secondo quanto dichiarato in sede di denuncia i rapitori avrebbero imboccato una strada a senso unico in contromano. Questo per chi conosce la viabilità di Brunello è un dettaglio che in alcun caso potrebbe passare inosservato.


Eppure nessuno ha notato la manovra azzardata. Le prime immagini visionate dalle telecamere non forniscono elementi di riscontro. E il medico legale, che da una prima analisi aveva giudicate come non auto inferte le ferite mostrate dalla donna, ora procederà con una seconda valutazione. Si tratta di graffi superficiali e per fortuna non gravi le cui immagini saranno adesso oggetto di una seconda analisi.
Il cerchio dovrebbe chiudersi nelle prossime ore quando tutti i filmati saranno visionati. Le telecamere sorvegliano buona parte del percorso eseguito dai presunti rapitori. Se ci saranno rilevati elementi di riscontro utili a confermare la versione della presunta vittima gli aggressori non avranno scampo. Dai filmati saranno rilevati anche targa e modello dell’auto. Se invece le immagini non confermeranno quanto denunciato, se non vi sarà traccia del presunto rapimento, la donna passerà da vittima a indagata. L’accusa sarebbe quella di simulazione di reato. Il perchè di un simile eventualità resterebbe a quel punto tutto da capire. Perchè inventare o ingigantire un fatto simile? Certo dopo l’espulsione di Oussama (morto in Siria da foreign fighter a dicembre), dopo l’espulsione dei genitori perchè considerati simpatizzanti estremisti, e l’arresto di Abderrahmane perché considerato vicino a una cellula terroristica pronta a colpire in Italia, la vita, in un piccolo Comune come Brunello, per la donna non deve essere semplice. Ma se la denuncia non trovasse riscontri la situazione sarebbe anche peggiore.