Ubriaco minaccia di morte l’ex datore di lavoro: poi accusa un collega straniero.
«Bastardo extracomunitario mi hai rubato il lavoro». L’epilogo della vicenda è gravissimo: l’uomo, 56 anni di Gazzada, si è scagliato contro due carabinieri. Prima ha strattonato un maresciallo donna insultandola, poi ha preso a calci un secondo carabiniere ferendolo ad un ginocchio.
Quindi ha sfondato a calci e pugni i fanali dell’auto di pattuglia prima di completare la sceneggiata buttandosi a terra per non farsi ammanettare. È stato arrestato con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Denunciato anche per i danneggiamenti all’auto di pattuglia e le minacce all’ex datore di lavoro. Ieri mattina il giudice di Varese ha convalidato l’arresto: obbligo di firma sino al processo per l’ubriaco che, passata la sbronza, si è scusato per l’accaduto. Il fatto è accaduto l’altro ieri sera nel ristorante di Gazzada dove l’uomo ha lavorato per alcuni mesi. Il suo scarso rendimento, oltre al vizio di alzare il gomito, ha costretto il ristoratore a non rinnovare il suo contratto in scadenza.
L’altro ieri sera l’uomo si è presentato al locale: «Ti ammazzo», così ha aggredito l’ex datore di lavoro dando il via alla sua piazzata. Ubriaco fradicio ha poi insultato e aggredito anche alcuni ex colleghi accusando un extracomunitario di avergli rubato il lavoro. Nel frattempo sul posto sono arrivati i carabinieri. L’uomo è stato calmato e fatto uscire dal locale. Quando la situazione pareva rientrata l’ubriaco è tornato a dare in escandescenza. Voleva tornare sui suoi passi a finire il lavoro. Quindi si è scagliato senza motivo contro i militari. La sua ira diretta contro i militari che cercavano di aiutarlo, di calmarlo. Di convincerlo a farsi soccorrere dato lo stato d’ebbrezza. La violenza dell’uomo è esplosa incontenibile. Prima se l’è presa con la militare poi con il collega. E sono scattate le manette. Il 13 novembre andrà a processo.
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