– «Sorte ci aveva promesso che avremmo fatto il punto della situazione dopo il primo mese di Expo», si legge in una nota del comitato pendolari Gallarate-Milano, «ma non sono arrivare risposte ai problemi esposti».
E TreNord come risponde? «Ci ha detto che rivedrà la distribuzione dei treni fra tre mesi». Ovvero alla fine di settembre, quando mancherà un mese alla fine di quell’esposizione universale che, con l’aumento dei convogli che fermano a Rho-Fiera, è la causa dei disagi lamentati dai viaggiatori. «Siamo di fronte a degli interlocutori che sanno tutto quello che stiamo vivendo, raccontano di voler risolvere i problemi ma vanno avanti con gli slogan», prosegue la nota, «e ogni tanto ci convocano per farci sfogare».
Ragioni per lamentarsi a chi usa il treno quotidianamente certo non mancano: ritardi, guasti, treni cancellati, comunicazioni non efficaci. E ancora, convogli sovraffollati con guasti all’impianto di condizionamento e alle porte.
Secondo il comitato «il loro obiettivo è quello di arrivare alla fine di Expo, ma dei pendolari gli importa poco». La situazione è talmente al limite che i pendolari, dopo mesi di proposte per migliorare la qualità del servizio, hanno deciso di passare ai moniti. «Coloro che sono seduti sulle poltrone politiche e hanno il potere di prendere decisioni, si ricordino che li aspettiamo alle prossime elezioni».
Mentre il messaggio rivolto a TreNord è ancora più esplicito: «l’azienda si ricordi che i pendolari pagano un abbonamento e il trattamento che ricevono non è dignitoso».Al punto che il comitato ha chiesto un risarcimento per i disagi subiti durante Expo. «Eliminate “ci scusiamo per il disagio” dalle vostre comunicazioni», l’appello finale, «tanto è solo una presa in giro».