La Varesina dice arrivederci ad un 2016 che nell’ultimo periodo è stato nero e che si conclude con una sconfitta per 2-0 in quel di Pinerolo. Un risultato che fa male e che prolunga una striscia negativa iniziata il 20 novembre con la sconfitta casalinga contro il Borgosesia. Nel mezzo due pari, due sconfitte e tanti, troppi gol subìti.
La Varesina deve far fronte alle assenze di Tino e Scapinello, entrambi infortunati e nemmeno in panchina, mentre i padroni di casa si aggrappano a Gioè per ottenere tre punti decisivi per riemergere dai bassifondi. Spilli rilancia dal 1’ il toro Castagna e getta nella mischia l’ultimo arrivato Caso al fianco di Albizzati, una scelta votata a dare esperienza ad un reparto in difficoltà.
Ma i problemi per la Varesina ci saranno, partendo dal campo di gioco; in pessimo stato e causa di quella che l’allenatore delle Fenici ha definito una «partita di rugby». Il match inizia così in salita per le caratteristiche rossoblù, e già dai primi minuti si capisce che la salita diventerà sempre più ripida e impervia. L’atteggiamento troppo molle e rinunciatario permette al Pinerolo di rendersi subito pericoloso e di passare in vantaggio al 23’ con Gioè, abile a insaccare sotto porta su un cross dalla fascia dopo uno svarione della difesa ospite.
La Varesina subisce il colpo e stranamente non riesce a reagire, permettendo ai piemontesi di continuare le sortite offensive, che al 32’ portano al raddoppio: palla sul secondo palo e deviazione clamorosa di Caso, che va così in gol all’esordio ma nella porta sbagliata. Il primo tempo si conclude 2-0 e lascia alla ripresa il compito di congelare quello che alla fine sarà il risultato finale. Le Fenici nella seconda frazione sembrano disposte meglio in campo; provano a girare palla, a costruire, ma concedono ancora troppo al Pinerolo che fa soffrire la retroguardia, passata a 3 con l’ingresso in campo di Allodi al 23’, ma ancora incapace di fermare le azioni piemontesi.
Passano i minuti con la Varesina che non reagisce e i tentativi di Gioè e compagni che non vanno a segno, consegnando agli archivi una partita che per i rossoblù più negativa di così non poteva essere. Per fortuna c’è la sosta, una grande occasione per rimettersi in carreggiata e capire che con una mentalità del genere si corre il rischio di buttare via una salvezza che fino a poco tempo fa sembrava scontata.
Baldi; Bamba, Procida, Begolo, Pautassi; Gili, Noia, Di Dio, Mulatero; Gasbarroni, Gioè. A disposizione: Zaccone, Macario, Gallo, Tuninetti, Tonini, Testa; Cortazzi, Mulatero, Guglielmet. All. Nisticò.
Varesio; Groppo, Caso, Albizzati, Sala (dal 23’ st Allodi); Oldrini, Mira (dal 35’ st Di Caro), Mauri; Broggi (dal 18’ st Ruzzittu), Anzano; Castagna. A disposizione: Tutone, La Marca, Menga, Martinoia, Catta, D’Amico. All. Spilli.
Lipizer di Verona (Lamannis e Lazzaroni di Udine).
Ammoniti: Varesio e Anzano (V).