Caso Gay Pride. Laura Bignami contro Antonelli «Un “Renzino”»

La polemica. La senatrice attacca il sindaco che aveva chiuso la città alla manifestazione

“Caso-Gay Pride”, la tirata d’orecchi della senatrice al sindaco: «Vuole fare il “Renzino” di provincia. Ma un sindaco non può pensare di fare quello che vuole, deve rispettare la Costituzione e il diritto».

Duro attacco di Laura Bignami, senatrice borsanese del Movimento X, al primo cittadino Emanuele Antonelli e alla sua netta chiusura di fronte all’ipotesi avanzata dall’Arcigay Varese di tenere alcuni eventi dell’edizione 2017 del Gay Pride “Varese Pride” anche nella città bustocca.

«A prescindere dalla posizione, la cosa che ritengo più grave nelle dichiarazioni di Antonelli è quella di attribuire alla vittoria delle elezioni la possibilità di fare quel che si vuole – sostiene la senatrice borsanese del Movimento X, riferendosi al fatto che il sindaco ha suggerito all’Arcigay di aspettare di eleggere un sindaco “amico” per poter pensare di organizzare un Gay Pride a Busto Arsizio – il sindaco deve essere un ruolo super partes e prendere posizioni nel rispetto del diritto e della Costituzione, non può sentirsi in diritto di fare quello che vuole. E credo che il rispetto delle minoranze sia un aspetto fondamentale per una democrazia seria e vera. Ma allora, mi chiedo, si vincono le elezioni per garantire tutti o per godersi un potere? E questo potere viene dato per governare o per imperare?».

La senatrice mette il “caso-Gay Pride” sullo stesso piano della vicenda dei profughi di via dei Mille: «È come per le carte d’identità dei richiedenti asilo. Il sindaco non può decidere di fare quel che vuole, ma ha il dovere di rispettare le leggi dello Stato. Nel caso del Gay Pride, il diritto a manifestare liberamente è sancito dalla Costituzione. Evitiamo una deriva».

Laura Bignami, che in Senato non è stata tenera nei confronti di Matteo Renzi, paragona il sindaco di Busto Arsizio proprio all’ex premier, per i modi di fare un po’ spicci, per così dire: «Antonelli vuole forse fare il “piccolo Renzi” di provincia. Il pessimo esempio che Renzi ha dato in questo periodo, a suon di voti di fiducia, forse ha generato queste convinzioni di onnipotenza anche tra gli amministratori locali. Ma abbiamo visto dove ha portato il modello Renzi, e non credo proprio che sia saggio imitarlo».

Cosi, Bignami suggerisce al sindaco Antonelli maggiore “prudenza” nelle sue uscite pubbliche e nelle sue prese di posizione: «Il ruolo che ricopre dovrebbe anche essere di garanzia e di mediazione, dato che il sindaco è il rappresentante di tutti i cittadini e non soltanto di chi lo ha votato alle elezioni. A me sembra invece che queste prese di posizione istintive vadano in una direzione divisiva e non inclusiva. Con tante questioni delicate da affrontare, a partire da Accam, gli consiglierei un po’ più di prudenza».