– «Posso aiutarti a riavere quello che ti hanno rubato ieri notte. In cambio voglio 150 euro». Non solo: l’uomo, poi rivelatosi essere un varesino di 39 anni con precedenti alle spalle, ha anche spiegato alla malcapitata commerciante che con quei 150 euro le avrebbe garantito, grazie ai suoi agganci in ambito criminale, illimitata protezione. Nessuno avrebbe mai più commesso un furto ai danni del suo negozio. Inizia così una brutta vicenda conclusasi con l’arresto
del trentanovenne con l’accusa di estorsione. In effetti la vittima aveva subìto proprio la notte prima un furto. Il trentanovenne si è presentato da lei il giorno successivo raccontando di aver incontrato i ladri che gli avevano offerto di acquistare la refurtiva. Lui si era rifiutato ma aveva pensato di potersi fare pagare per i propri servizi. Naturalmente lui soltanto conosceva l’identità dei ladri e lui soltanto era in grado di contattarli. La commerciante, spaventata, è stata al gioco informandosi su cosa l’uomo avrebbe dato ai ladri in cambio della restituzione della refurtiva e su cosa avrebbe fatto del denaro. Elusiva la risposta: «Sono affari miei». La commerciante ha preso tempo dicendo all’uomo di aver bisogno di riflettere. Lui le ha lasciato qualche minuto uscendo dal negozio ma restando ovviamente nei paraggi. La donna a quel punto, mostrando un gran coraggio, è riuscita a dare l’allarme. L’uomo le aveva infatti intimato di non chiamare le forze di polizia, che sarebbe stato peggio per lei se lo avesse fatto. La vittima ha invece raccolto il coraggio facendo la cosa giusta. In pochi minuti a Induno Olona sono arrivate le pattuglie della squadra Volante della polizia di Stato. Hanno sorpreso il trentanovenne praticamente in flagranza di reato. Alla vista dei poliziotti il varesino ha reagito con violenza. Si è scagliato contro di loro con calci e pugni con lo scopo di aprirsi una via di fuga e sparire. È stato però bloccato dagli stessi poliziotti; nella colluttazione uno degli agenti è rimasto ferito rimediando lesioni con una prognosi di sette giorni. Il trentanovenne è stato arrestato con l’accusa di estorsione e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. La commerciante ha fatto la cosa più giusta: se avesse pagato l’uomo avrebbe con molta probabilità continuato a chiederle denaro con minacce sempre più violente.