L’Ikea dietro l’angolo? «Un ecocidio in piena regola». Ad esprimersi in modo fortemente critico stavolta è Legambiente, per voce di Flavio Castiglioni, referente per la zona della valle Olona. Il mega-insediamento commerciale Ikea a cavallo tra i comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina sarà infatti ad un tiro di schioppo dal territorio di Castellanza. Castiglioni prende spunto dal caso di attualità per chiedere di sostenere la petizione del Cigno Verde per inserire nei codici il crimine di distruzione ambientale, il cosiddetto “ecocidio”: «Se costruissero Ikea e soci sui trecentomila metri quadrati a Rescaldina e Cerro Maggiore, terreni agricoli e naturali, questo sarebbe un ecocidio».
Nel frattempo, alle polemiche suscitate sia per il consumo di suolo (280mila metri quadrati di aree oggi agricole) che per l’impatto urbanistico e viabilistico, sottolineati da uno studio di Confcommercio che prevede la paralisi dell’Autolaghi tra Legnano e Castellanza e persino un saldo negativo a livello occupazionale sul territorio, Ikea non risponde, ma annuncia che «è stato commissionato all’università Cattaneo di Castellanza uno studio sull’impatto del nuovo insediamento».
In consiglio regionale, dove ieri è stato approvato il provvedimento sulle “linee guida per lo sviluppo del commercio” che ridisegnerà la normativa post-moratoria (ma non potrà fermare gli insediamenti già in fase avanzata di iter autorizzativo come Cerro-Rescaldina), gli esponenti della Lega Nord Fabrizio Cecchetti e Antonello Formenti hanno ottenuto il via libera ad un emendamento che impone «idonei sistemi di sostegno al commercio di vicinato interessato dagli effetti negativi dell’insediamento di una nuova grande struttura e l’adozione di criteri e strumenti per disincentivare e contrastare gli eventuali effetti negativi derivanti dall’insediamento di grandi strutture di vendita con gallerie commerciali». “Tagliato” alla perfezione per il caso-Ikea.
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