Licia più grande del dolore «Non so dove trovo la forza»

Ad asciugare le lacrime di tutti è stata lei, mamma Licia. La donna che, per colpa di un’intossicazione di monossido di carbonio, ha perso nello stesso momento il marito e i figli di 14 anni e di sei anni.

Lunedì sera, il giorno successivo alla tragedia, nella chiesa di Bobbiate è stata organizzata una veglia di preghiera. I bobbiatesi hanno partecipato in massa per far sentire a – “compaesana” che lavora come parrucchiera nel rione – il loro calore.

In chiesa si sentiva singhiozzare forte. Ma a sorridere era lei, mamma Licia. Per tutti la donna ha avuto una buona parola. Un gesto affettuoso. Una carezza. «Non so dove trovo la forza, viene da sola – ha spiegato Licia – Non so dire perché succede, ma va bene così. Fino a quando la forza c’è, sarà così. Poi vedremo il da farsi».E a chi le chiedeva come facesse a non piangere, lei rispondeva: «Le lacrime le ho usate già tutte».

Poco prima della veglia le persone sono uscite di casa e le strade del quartiere si sono riempite di gente. Intere famiglie a piedi, con i figli mano nella mano, gli sguardi bassi. Le amiche di Licia con gli occhi rossi di pianto. I compagni di scuola stretti gli uni agli altri. E ancora: gli amici dei nonni, i vicini di casa, le persone incontrate il giorno prima e quelle che non si vedevano da tempo.

I bimbi che durante l’estate avevano giocato con Martino. Quelli che avevano assaggiato le buonissime torte di Luca, che arrivava a farle e rifarle anche tre volte se non venivano proprio come diceva lui. Presente anche un grafico: tempo fa gli erano state commissionate tre tabelle per le moto da cross da personalizzare con le foto e i nomi di papà Fabrizio e dei figli. Quelle tre tabelle le ha consegnate a mamma Licia. Per lei è stato come ricevere un regalo «dai miei tre uomini che questa volta mi hanno fatto un brutto scherzo, ma purtroppo loro hanno sempre pensato in grande e non si sono smentiti».

«Ringrazio tutti, non ho mai visto così tanta gente – ha detto poi Licia – Un ringraziamento speciale a tutti i ragazzi e le ragazze: ognuno di loro mi ha ricordato momenti di Luca per non parlare degli amici di Martino». I funerali delle vittime si svolgeranno a Bobbiate, domani alle 14. «Non portate fiori – ha chiesto la mamma – Piuttosto fate qualcosa di utile per i bambini e per i ragazzi». Nell’aria di progetti ce ne sono tanti perché di sicuro la città non potrà mai dimenticarsi di quella famiglia gioiosa.

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