di Alessio Pagani
ARCISATE La Comunità montana del Piambello dichiara guerra all’amianto. Con quasi 230mila euro a disposizione per una serie di contributi fondo perduto a favore di cittadini, imprese e enti pubblici che intendano rimuovere la sostanza pericolosa dai loro edifici. Questo il cuore del progetto “Amianto? No grazie”, finanziato dall’ente di valle, dalla Regione e dai comuni aderenti in proporzione al numero di abitanti.
«Si tratta di un’iniziativa – spiega la presidente della Comunità montana, Maria Sole De Medio – che, oltre a favorire la rimozione dell’amianto, come prevede peraltro il piano regionale, vuole assicurarsi che questo avvenga secondo le prescrizioni della normativa, per prevenire la malsana abitudine di rimuoverlo abusivamente e di abbandonarlo nei boschi e per le strade, con gravi danni per la salute e l’ambiente. Senza dimenticare l’apertura alle aziende: vogliamo sostenere il loro ammodernamento in un momento di crisi come questo».
Possono accedere al contributo, pari al 50% delle spese ammissibili per l’intervento al netto dell’Iva, e fino a un massimo di 10mila euro, tutti coloro che effettuino interventi di rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto (coperture, lastre, pannelli e tegole, nonché serbatoi e cisterne per contenere l’acqua) da edifici di loro proprietà o in loro possesso, presenti sul territorio dei comuni cofinanziatori. L’importante è che gli interventi vengano eseguiti da ditte specializzate, iscritte all’albo nazionale dei gestori ambientali.
I soggetti interessati devono presentare la richiesta di contributo all’ufficio protocollo del comune di residenza entro il prossimo 30 novembre, compilando il bando e i moduli scaricabili dal sito internet dell’ente www.cmpiambello.it, o reperibili nei comuni che aderiscono al progetto (tutti quelli della Comunità montana tranne Viggiù, Saltrio e Porto Ceresio).
«Aderiamo con convinzione al progetto – sottolineano i sindaci di Marchirolo Pietro Cetrangolo, di Besano Salvatore Merlino e di Cantello Gunnar Vincenzi – per le sue ricadute positive sulla salute dei cittadini e sul territorio. Visto che puntiamo a ridurre al minimo l’abbandono indiscriminato nei boschi dell’amianto, fenomeno purtroppo frequente».
Senza dimenticare l’utilità del fare squadra: «Grazie alla Comunità montana – osservano i sindaci di Cunardo Angelo Morisi e di Bisuschio Silvano Pisani – siamo riusciti a mettere a punto questo finanziamento, importante per la cittadinanza e le aziende del territorio».
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