Condannato Formigoni. Sei anni e interdizione dai pubblici uffici

Condannato per corruzione l’ex presidente della Regione Lombardia. Confiscati beni per 6,6 milioni di euro

Roberto Formigoni è colpevole. Il Tribunale di Milano ha condannato l’ex presidente di Regione Lombardia è stato condannato a 6 anni per corruzione e gli sono stati confiscati beni per un valore di 6,6 milioni di euro. Imputato anche per associazione a delinquere, Formigoni è stato assolto da quest’ultima accusa, nell’ambito del processo Maugeri. La condanna prevede anche l’interdizione dai pubblici uffici per sei anni e il versamento di una provvisionale di tre milioni di eruo alla Regione, che si era costituita parte civile.

In base all’accusa Formigoni avrebbe favorito la fondazione Maugeri, che è pavese e si occupa in particolare di riabilitazione in campo sanitario, tra il 1997 e il 2011. In particolare sotto indagine era un movimento da 61 milioni di euro che, fuoriusciti dalla fondazione, avrebbero garantito a Formigoni circa 8 milioni di “regali”, tra cui vacanze e uno yacht.

Il ha usato poche parole: «Non ho commenti da fare. Prendo atto di questa vicenda e punto».

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«Gli sono vicino, caduta l’associazione a delinquere, verrà assolto anche sul resto.
Sono vicino all’amico Roberto Formigoni in questo momento di amarezza, so quanto sia duro per lui sentir dire da un tribunale che ha sottratto soldi alla Regione Lombardia al cui benessere ha dedicato tanti anni del suo impegno politico e umano. Sono lieto che l’accusa più infamante, quella di associazione a delinquere, sia caduta. E sono certo che nei successivi gradi di giudizio la sua estraneità ai fatti contestatigli verrà acclarata».

«La condanna di Formigoni conferma quanto abbiamo denunciato in questi anni. Quella di Formigoni è una sentenza pesante che certifica con chiarezza le motivazioni per cui cadde la Giunta di centrodestra minando la credibilità di Regione Lombardia. In questi anni abbiamo continuato a chiedere maggiore trasparenza su un settore delicato come quello della sanità, per evitare in particolare l’eccessiva discrezionalità che, come confermato oggi, ha permesso ai faccendieri di muoversi liberamente in Regione. Purtroppo la discontinuità non c’è stata, e nuovi scandali hanno coinvolto la Regione ora guidata da Maroni».

«Formigoni, bella vita a spese dei malati. Si è squarciato il velo sull’eccellenza della Sanità Lombarda, la condanna a Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia, a 6 anni per corruzione nel caso Maugeri, è la conferma definitiva che in Lombarda chi doveva tutelare i malati ha, in realtà, speculato sulla loro pelle.
Formigoni faceva la bella vita a spese dei malati e di ’celeste’ aveva solo il colore delle camicie: milioni di euro sottratti ai lombardi finivano sperperati in regali,

vacanze di lusso, cene, crociere in yacht e finanziamenti ai meeting di Cl. Così, per almeno un decennio, si era consolidato un sistema criminoso e clientelistico di potere in Lombardia. Nel frattempo Fondazione Maugeri sprofondava in un disastroso crack che ha portato oggi alla sua trasformazione da Fondazione onlus a società per azioni (che opera per profitto degli azionisti) mettendo a rischio oltre 3 mila posti di lavoro senza un battito di ciglia da parte della Giunta Maroni.
Il nuovo governatore non ha saputo dare quel deciso cambio di passo e necessaria discontinuità sul piano legale all’intero comparto della Sanità lombarda, prova ne sono i processi in corso a carico dell’ex assessore regionale Mario Mantovani, imputato per abuso d’ufficio e turbativa d’asta in merito al bando sul trasporto dei pazienti dializzati e del presidente della commissione sanità Fabio Rizzi, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Smile sullo scandalo delle dentiere.
La presidenza Maroni ha fallito, l’intero centro destra pure e il PD nel ventennio Formigoniano non è stato in grado di fare opposizione e vigilare su questi scandali: solo il Movimento 5 Stelle può ridare dignità e legalità alle Istituzioni».