New York, 19 set. (TMNews) – L’annuncio del piano della Casa Bianca per tagliare il deficit del governo federale di 4.000 miliardi di dollari in dieci anni è arrivato in un discorso alla Casa Bianca in cui Barack Obama ha preso un tono apertamente politico e sfidato i repubblicani in chiave elettorale per il 2012. Il presidente lo ha detto più volte nel discorso: è ora che gli americani più ricchi paghino di più. “Non accetteremo un accordo a senso unico che colpisca la gente più vulnerabile. Sappiamo quello che è giusto, e adesso è ora di farlo”, ha scandito dal podio nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, annunciando che metterà il veto a qualunque piano del Congresso che tagli i servizi sanitari e pensionistici ma non alzi le tasse ai redditi più elevati. “Non ci possiamo permettere aliquote speciali più basse per i ricchi”, ha detto senza mezzi termini.
Il piano della Casa Bianca prevede di trovare 700 miliardi di dollari di gettito aggiuntivo nel decennio limitando le detrazioni per i redditi superiori ai 250.000 dollari all’anno per le famiglie (200.000 nel caso di contribuente singolo). Altri 800 miliardi di entrate aggiuntive verranno con la fine dei tagli alle tasse dei ricchi decisi dieci anni fa da George W. Bush. Un piano che Obama ha proposto in termini tutti rivolti alla campagna elettorale, con parole che ha già detto in comizi in giro per il paese: “La segretaria di Warren Buffett non deve pagare un’aliquota fiscale più alta di Warren Buffett”. Proprio il terzo uomo più ricco del mondo aveva suggerito pubblicamente a Obama di alzare le tasse a quelli che aveva definito “megaricchi”.
E ai repubblicani che lo hanno accusato nel fine settimana, sulla base delle anticipazioni del piano, di fare “lotta di classe”, come ha detto il presidente della commissione Bilancio della Camera Paul Ryan, Obama ha risposto seccamente. “Io rifiuto l’idea che chiedere a un manager di un hedge fund di pagare le tasse alla stessa aliquota di un idraulico o di un insegnante sia lotta di classe. Sto dicendo che chi ha avuto successo, me compreso, deve pagare la giusta parte. Non possiamo essere trattati meglio delle famiglie normali”. E con una battuta che ha provocato l’ilarità dei giornalisti che ascoltavano, Obama ha detto che “questa non è lotta di classe, è matematica”.
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