– La Casa di Paolo con il “Paletto” centra l’obiettivo di farsi conoscere e fa il pieno di popolarità. Un ettolitro di birra, mezzo quintale di patatine, centinaia tra salamelle e tomini, per un’ottantina di giocatori e centinaia di spettatori: un bilancio davvero positivo per la giornata proposta sabato dalla Onlus che sorge proprio nelle struttura di via San Francesco d’Assisi. Un assaggio, fuori stagione, del torneo che a settembre tornerà all’oratorio di San Vittore di Varese.
«Come si fa a non essere entusiasti» esordisce , presidente dell’associazione. «Lo scopo era proprio quello di far conoscere una realtà che opera per dare un servizio alla città, ma anche mostrare quello che Varese sa fare per gli altri «È stato un piacere farlo insieme ai Monelli della Motta, infaticabili alle piastre, dalle 9 alle 23, e tutti gli altri che, secondo le proprie possibilità si sono impegnati per fare in modo che giornata fosse bella».
Non sono ancora chiusi tutti i conti, «ma sappiamo già che quanto raccolto, una volta detratte le spese sarà diviso tra realtà, come la parrocchia che ci ospita e associazioni che operano nel sociale a Varese e che collaborano con noi». Ha avuto grande riscontro il minitorneo coi candidati alla poltrona di sindaco: «Hanno giocato con grande fair play e divertimento. Hanno fatto terminare la gara ai più piccoli, ritrovandosi poi di fronte a una birra». Non è mancata la curiosità per la maxi sfida a Twister che ha coinvolto i bimbi e per la mostra dei ragazzi di “progetto Iris” sul rispetto: «Hanno raccolto e centrato il tema con immagini indovinate e di qualità».Il lavoro della Onlus continua e prosegue in estate: “Spazio compiti” e “I compiti delle vacanze in compagnia”.
«Abbiamo sempre voluto proseguire nella stagione calda – spiega che segue il centro diurno – Per fatalità abbiamo ricevuto due proposte per lo “spazio compiti” in collaborazione con il centro di prima alfabetizzazione di Varese, da due insegnanti diverse che cercavano iniziative adatte a bimbi appena arrivati in Italia che, durante le vacanze, rischiano di perdere l’abitudine a parlare la lingua perché i genitori parlano la propria in casa». Un’opportunità di dare continuità a chi è già inserito, ma anche di accogliere chi deve ancora farlo. «Proveremo con due pomeriggi alla settimana. L’idea è di fare compiti con loro e di riservarsi parte del tempo per giocare e socializzare, perchè gran parte della lingua si impara proprio così». Dalla chiusura delle scuole fino al 29 luglio, le iscrizioni saranno settimanali. Per chi, invece, dalle elementari alle superiori, vuole condividere la fatica dei compiti delle vacanze e non ridursi all’ultimo «passeremo insieme due mattine alla settimana per studiare insieme».