Manca solo l’ok ma Monti assicura: «Sì, i reparti riapriranno»

Incontro positivo ma non risolutivo quello di ieri tra Maroni, Gallera e il ministro alla sanità Lorenzin

Incontro positivo ma non completamente risolutivo: «Abbiamo fatto un incontro utile, abbiamo messo sul tavolo le nostre proposte, innovative e sono state di grande interesse per il ministro. Ci rivedremo a metà gennaio per l’avvio di un tavolo tecnico».

Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al termine dell’incontro di ieri con il ministro alla Sanità Beatrice Lorenzin, durato un’ora e che aveva al centro la chiusura dei punti nascita, tra i quali quello di Angera (il solo chiuso, in realtà, tra i 7 destinati al taglio in Lombardia) la cui dismissione (insieme al reparto di pediatria) ha sollevato più di 10 mila cittadini che hanno dato vita a un forte protesta chiedendo l’immediata riapertura di entrambi i reparti.

A garantire che il futuro dell’Ondoli è salvo è però il consigliere regionale Emanuele Monti (Lega Nord): «I reparti riapriranno – ha detto infatti – questa è una certezza. Il ministro Lorenzin inizialmente aveva detto no alla nostra richiesta di deroga alla normativa governativa che ha portato al taglio di Punto Nascita e Pediatria. Oggi, invece, siamo certi che i due reparti, una volta sottoposti alle verifiche che siamo certi ne certificheranno la piena sicurezza secondo gli standard ministeriali, riapriranno perché la nostra richiesta di deroga sarà accolta».

Monti che ha ringraziato Maroni per il risultato ottenuto ha aggiunto: «queste verifiche avverranno in tempi strettissimi». Una data precisa non c’è ancora, però, anche se ufficiosamente si ipotizza che Angera potrebbe riavere Punto Nascita e Pediatria entro fine anno o al massimo all’inizio di gennaio. «Siamo in trepidante attesa – commentano dal Comitato permanente spontaneo Ospdale Angera – ci auguriamo che le verifiche necessarie a certificare gli standard di sicurezza del nostro ospedale possano essere eseguite entro una settimana».

Mentre le mamme combattenti di Angera annunciano: «Siamo prontissime a trascorrere qui le feste, Natale e Capodanno compresi. Il nostro presidio all’Ondoli resterà esattamente dov’è sino a quando i due reparti non riprenderanno concretamente la loro attività». L’incontro con la Lorenzin potrebbe aprire considerevoli spiragli sul fronte Sanità a livello regionale: «Come Regione ci siamo impegnati ad elaborare un progetto innovativo che consenta il mantenimento dei punti nascita con meno di 500 parti all’anno e garantisca anche la piena sicurezza», ha detto Maroni.

All’incontro con il ministro della Sanità ha partecipato anche l’assessore regionale al Wellfare Giulio Gallera: «Abbiamo assicurato al ministro che grazie alla nostra legge di evoluzione del sistema sociosanitario saremo in grado di articolare meglio un progetto che consentirà di tenere i punti nascita aperti garantendo la sicurezza per gestanti e neonati.

Per esempio, potremmo pensare ad un’articolazione modulata degli specialisti presenti nei diversi presidi all’interno della stessa Asst e alla rafforzamento dei percorsi nascita grazie alla presenza dei consultori, che con la riforma sono stati inglobati all’interno degli ospedali”.