– Ripulito il reparto corse del team di enduro Ch-Racing di Fabrizio Azzalin: sparite nottetempo ben nove moto da corsa di marca Sherco e Husqvarna.
«Le vedremo presto in vendita su qualche sito internet dell’Est Europa…» il rammarico, misto a rassegnazione, del “patron” del team associato alla casa motociclistica spagnola. Il colpo è stato eseguito nella notte tra mercoledì e giovedì, a cura di una banda di professionisti che si sarebbe introdotta nelle ore più buie all’interno della sede del team ad Albizzate, nei pressi dell’autostrada A8, probabilmente passando attraverso il tetto dei capannoni. Il danno subito dal team Ch-Racing dei varesini e è
stato enorme: sono sparite ben nove moto da enduro, di cui sette Sherco e due Husqvarna, tra cui anche le moto ufficiali che corrono il campionato mondiale di enduro. Un danno incalcolabile dal punto di vista sportivo, a meno di dieci giorni dalla sesta prova iridata, il gran premio del Belgio previsto tra sabato e domenica prossimi. Ad annunciarlo è stato lo stesso Fabrizio Azzalin, con tutta la rabbia per una vera e propria beffa: «Il nostro reparto corse è stato “ripulito” dai “soliti” ladri che sguazzano liberamente nel nostro Belpaese» la denuncia del titolare del team Ch-Racing.
L’elenco dei mezzi sottratti dalla sede di Albizzate vede due moto Sherco da 300 di cilindrata a quattro tempi in dotazione ai piloti Jessica Gardiner e Kevin Olsen, una Sherco 250 su cui corre Rudy Moroni e altre due Sherco 300 a due tempi in dotazione a Matti Seistola e al team “gemello” francese. In più altre due moto Sherco, un prototipo da 50 di cilindrata in fase di sviluppo e una 300 a quattro tempi nuova di zecca per la stagione 2016, infine due Husqvarna da 250 di cilindrata risalenti rispettivamente al 2012 e al 2013. Una vera razzia, a cui va aggiunto anche diverso materiale racing, tra cui forcelle speciali, manubri, accessori, ruote complete, catene e ricambi di ogni genere. Insomma, un lavoro da esperti . Quel che lascia senza parole è il fatto che siano stati portati via dei mezzi così particolari «Le moto sono facilmente identificabili, specialmente quelle dei piloti – spiega Fabrizio Azzalin, chiedendo la collaborazione dei tifosi per rintracciare i mezzi che potrebbero finire sul mercato nero – vedremo le moto su internet nei vari siti dell’Est».