– Vittoria schiacciante a Malnate al primo turno per il sindaco Samuele Astuti che ha bissato il successo di 5 anni fa, annichilendo gli avversari. Un successo clamoroso per la sua portata: il 57,7% degli elettori (4.395 cittadini) ha, infatti, puntato sulla coalizione di centrosinistra (Partito Democratico, Lista Insieme, Malnate Sostenibile), esprimendo con chiarezza il proprio gradimento per gli ultimi cinque anni di mandato amministrativo. Il voto, vista l’onda d’urto, ha però anche dimostrato quanto fossero effimere le alternative ad Astuti, giudicate dall’elettorato malnatese inadeguate. E’ stato il grande successo del centrosinistra, ma nel contempo è stato anche il grande fallimento del centrodestra di Massimo Pavesi, la cui coalizione si è attestata al 25,23% (1.922 voti). Una debacle clamorosa, ispirata da un progetto elettorale mai decollato con un candidato poco conosciuto in città.
Centrodestra da ricostruire un’altra volta, senza idee innovative e programmazione, spazzato via dalla forza di un tornado. Un progetto che gli elettori hanno giudicato poco credibile: urge un ricambio generazionale autentico, un azzeramento di vecchie figure che hanno ormai poca presa sull’elettorato. Il più grande guaio è non aver portato alle urne buona parte dell’elettorato visto il dato di affluenza del 57.63%. Il trend anche a Malnate è stato negativo rispetto a 5 anni fa quando si presentò
al voto il 67,06% degli aventi diritto. Le sensazioni degli ultimi giorni e il dato basso di affluenza hanno spinto il pronostico, fin dai primi conteggi, dalla parte del segretario provinciale del Partito Democratico. Astuti ha superato la soglia del 50% in quasi tutti i seggi, scavalcando il cancello del 60% nel “feudo” di Gurone: si va dal 61,25% del seggio 10, al 64,17% del seggio 11, fino al record del seggio 12 (68,36%) e del seggio 13 (64,13%). In soli due seggi (in centro e a Rovera) non ha oltrepassato la metà delle preferenze. Per il resto è stata una danza in scioltezza. In Consiglio Comunale, per la prima volta, siederà anche un esponente del Movimento Cinque Stelle: si tratta del candidato sindaco Mario Genovese. I “grillini” hanno raggiunto l’8,48% delle preferenze (646 voti). Un risultato dignitoso se si pensa che la lista è stata costruita in fretta e furia in extremis, ma la sensazione è che se il gruppo fosse partito molto prima e fosse stata allestita una lista meno improvvisata probabilmente il risultato sarebbe stato ben più rilevante. Sotto la soglia del 4% la lista di Malnate Futura (3,93% per 299 voti) di Tiziana Giganti, così come quella di Rifondazione Comunista di Antonio Barbieri (268 voti per il 3,52%). Malissimo la lista di Rivoluzione Cristiana del candidato Francesco Monteleone che ha chiuso con un risultato davvero troppo modesto (87 voti e l’1,14% delle preferenze).