Una cura per le campane della chiesa dei gallaratesi

La parrocchia sta preparando il progetto per intervenire e sistemare la torre dell’edificio

Non sarà completamente “afono” ma certo le sue note non saranno quelle celestiali e squillanti di sempre. “Colpa” di un ceppo di ghisa che sta ormai dando il segno dei tempi e non garantisce più un’adeguata resistenza. Tempi un po’ critici per il campanile della parrocchia di sant’Alessandro di Gallarate, una delle più frequentate e note in città anche per la sua posizione strategica che la fa situare a metà tra il centro di Gallarate e il territorio di Cavaria con Premezzo.

Le campane avevano già accusato in un passato recente qualche problema a fare il loro dovere complice un guasto della rete elettrica. Si era nel mese di ottobre. Ora che si è a ridosso del Natale, il campanile della chiesa gallaratese si trova a fare i conti con un altro intoppo. È la stessa parrocchia a informare i fedeli attraverso una nota: «le campane, con il loro computer e i loro meccanismi non hanno ripreso a suonare regolarmente – si legge – mercoledì i tecnici dell’impresa hanno provato a intervenire per sistemare alcuni piccoli problemi ma si sono accorti di un danno ben più grave; il ceppo di ghisa che sostiene il campanone presenta una crepa significativa, per questo le campane sono state completamente fermate». Il ceppo attuale, quindi, è ormai inservibile e occorrerà pensionarlo sostituendolo con uno nuovo di zecca. Intanto, sfortunatamente, i fedeli dovranno accontentarsi di un suono un po’ meno soave del consueto; proprio nel periodo di Natale, si dirà, ma anche le campane e le strutture che le reggono conoscono l’usura del tempo e pertanto hanno bisogno di sottoporsi a cure che facciano loro riprendere il prisco splendore sonante. «Per ora- si legge ancora nella nota- quando sarà stato rimosso temporaneamente il campanone dovremo accontentarci di un suono ridotto secondo le indicazioni che ci daranno i tecnici». Certo, sentire un din don splendente come al solito allarga il cuore, ma in fondo è il pensiero che conta e dunque, sia pur più flebile, quel suono scandirà ugualmente auguri di festività felici per i gallaratesi. I lavori di rimozione del campanone non hanno ancora una data; quanto è certo, invece, è che, quando arriverà l’ora di toglierlo, la circolazione in quella zona potrà subire qualche contraccolpo. A tale riguardo, per poter individuare la collocazione ottimale dell’autogru nelle vicinanze del campanile oggetto di intervento, la parrocchia chiederà al comune che sia istituito un divieto di sosta. «Esporremo – conclude la nota- la situazione nella sua complessità e avanzeremo tutte le richieste opportune anche in riferimento all’orologio che è di competenza comunale». Il campanile che ha salutato festante un’ampia schiera di momenti felici della comunità gallaratese appoggiata a quella chiesa per il vissuto dei suoi momenti spirituali individuali e comunitari, quindi, si appresta a finire sotto i ferri per ritornare più splendente e armonioso di prima. Per la gioia della parrocchia, della sua comunità e di quella Gallarate di cui l’edificio cultuale cristiano costituisce un elemento di portata storica e spirituale non irrilevante.