È stata smantellata la banda che nascondeva la droga nelle grate nella zona della stazione ferroviaria delle Nord di Busto Arsizio. In particolare è stato arrestato il pusher e sono stati identificati anche tutti i componenti del “gruppo”.
La sostanza stupefacente veniva nascosta nelle grate, appositamente smontate e danneggiate. Ma il nascondiglio e il “giochino” che ci stava dietro è stato scoperto nella tarda serata di martedì, al termine di un servizio che si è prolungato fino a notte fonda. In realtà si è trattato di un’operazione molto articolata promosso dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Busto Arsizio.
I componenti della banda sono stati smascherati a conclusione di un prolungato servizio di osservazione e pedinamento: peraltro, quello di martedì sera è stato solo l’ultimo di una lunga serie di analoghi appostamenti, resi particolarmente difficoltosi dal particolare luogo. In manette è finito per spaccio e detenzione ai fini di spaccio un cittadino tunisino, 33enne, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine.
Il giovane è stato fermato dai militari che hanno operato all’interno del piazzale della stazione ferroviaria subito dopo aver ceduto 5 grammi di hashish a un 40enne, di Busto Arsizio, segnalato alla Prefettura di Varese quale assuntore di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione il pusher è stato trovato in possesso di una tavoletta da 50 grammi di hashish, che era stata nascosta all’interno di una grata di metallo, oltre che nei piastrelloni, proprio per essere utilizzati come nascondiglio dello stupefacente.
Il vero meccanismo dello spaccio è venuto a galla solo grazie ai numerosi e prolungati servizi di osservazione che i carabinieri hanno svolto nelle ultime settimane: non si riusciva, infatti, a capire perché il pusher, all’arrivo del cliente, si spostasse in una zona isolata poco distante, per poi fare ritorno nel piazzale.
Il successivo servizio di osservazione ha consentito di scoprire che quello era il nascondiglio della droga. Nel corso del servizio sono stati identificati i componenti del gruppo che fornivano copertura al pusher; due uomini, connazionali dello spacciatore, e una donna, che si aggiravano ai quattro angoli del piazzale con funzioni di “vedetta”. Il giro d’affari sarebbe di almeno una quarantina di clienti al giorno.