Ladri seriali esperti in “supermercati”: condannata tutta la banda. Per i giudici del tribunale di Varese sono colpevoli in primo grado di estorsione e stalking. La banda, fermata nel gennaio 2015, aveva una speciale tecnica. In più occasioni hanno minacciato il personale: «Se mi denunci vengo a rubare a casa tua». Tre persone, padre e figlio di 52 e 25 anni e di una donna di 23, appartenenti ad una famiglia semi nomade, attualmente stanziata a Capolago,
puniti con pene comprese tra i tre anni e i due anni e otto mesi. Per l’accusa i tre sono responsabili di ripetuti furti di generi alimentari all’interno del supermercato Tigros di Buguggiate dalla primavera del 2011. La banda aveva preso di mira proprio quell’ipermercato. Per tre anni, a cadenze più o meno regolari e più o meno frequenti, i tre si sono aggirati tra le corsie dell’ipermercato saccheggiando di tutto.
Dopo la denuncia presentata dall’addetto alla sicurezza del supermercato i carabinieri si erano immediatamente messi all’opera. Un’indagine molto articolata condotta attraverso i così detti metodi tradizioni. Ovvero attraverso appostamenti e pedinamento, oltre che a numerosi servizi di monitoraggio. Al termine dell’attività, svolta con discrezione con anche militari in borghese, i carabinieri di Azzate hanno scoperto che quasi quotidianamente, anche più volte al giorno, i tre raggiungevano il supermercato e con destrezza rubavano generi alimentari di diverso valore esposti in vendita minacciando i dipendenti dell’esercizio commerciale di possibili “visite” notturne nelle proprie abitazioni. Una minaccia assurda: «Se mi fermi o mi denunci, io vengo a rubare a casa tua». Metodi da criminali che sottintendevano anche altro. Tipo «ricordati che so dove abitate tu e la tua famiglia».I tre avevano creato un clima di terrore come ha spiegato una delle cassiere più volte presa di mira testimoniando durante il processo. Insomma la paura era tale che tutti stavano zitti e i tre continuavano a saccheggiare indisturbati. Ieri i giudici del tribunale di Varese hanno condannato tutti e tre gli appartenenti alla banda aggravando uno dei capi di imputazione passato da rapina impropria a estorsione. I dipendenti possono ora tirare un sospiro di sollievo, mentre il supermercato si è finalmente liberato del trio che si faceva ogni giorno la spesa a scrocco.