VARESE Il nubifragio e l’Olona l’hanno messa in ginocchio. Ma la Carlsberg di Induno Olona, lo storico stabilimento Poretti, si è rialzata. E ha ripreso le sue attività. A pochi giorni dal devastante nubifragio che ha colpito Induno Olona la produzione è ripresa, anche se lentamente. I dipendenti della sede hanno lavorato senza sosta fin dal primo momento per cercare di rendere possibile la riapertura delle linee produttive. Anche perché ogni giorno di fermo produzione nel pieno della stagione comporta un danno molto elevato per l’azienda.
Dopo aver ripulito dal disastro di acqua e fango che ha invaso ogni area dello stabilimento, l’attenzione si è spostata sulle linee di produzione che sono state sottoposte ai necessari collaudi per verificare eventuali danni e malfunzionamenti e alla manutenzione straordinaria dovuta all’evento. È stato inoltre sistemato e bonificato il tratto di Olona che scorre sotto lo stabilimento ed è stato liberato a monte il letto dal tronco d’albero che faceva da diga, mettendo in serio pericolo il sito produttivo.
Poi, ieri, è stato dato il via allo storico stabilimento. «Fortunatamente l’intenso lavoro dei colleghi di Induno ci ha permesso di riprendere in tempi rapidi l’attività – ha sottolineato Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia – Anche le autorità sono intervenute per prendere visione della situazione e individuare gli interventi da mettere in atto per evitare il ripetersi di un simile disastro. Siamo certi che potremo contare su di loro per intervenire sugli argini del fiume quanto prima: visto che è nell’interesse di tutti che un’azienda come questa sia preservata».
Resta il peso dei danni subiti. «La valutazione finale – chiariscono da Carlsberg – la si potrà avere solo alla fine di questa settimana, visto che sono necessari alcuni giorni per vedere quali problemi l’acqua e il fango hanno lasciato sia alla struttura appena restaurata che alle linee da poco totalmente rinnovate, tra cui quella installata recentemente per la produzione dei fusti DraughtMaster, particolarmente innovativa e delicata, nonché importantissima per noi».
s.bartolini
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