Pedemontana, per il Movimento Cinque Stelle è «un colossale disastro economico e ambientale». L’europarlamentare raccoglie l’assist del gruppo consiliare regionale e interroga la Commissione Europea sulla legittimità del fondo di garanzia da 450 milioni di Regione Lombardia.
«È un aiuto di Stato illegittimo?» il quesito rivolto a Bruxelles a proposito dello stanziamento contestato già al Pirellone: i 450 milioni di fondo di garanzia si aggiungono al miliardo e duecento milioni di finanziamento statale a fondo perduto, risalente al 2007, e ai 350 milioni di defiscalizzazione, «la cui legittimità è ancora in fase di verifica da parte dell’Ue», secondo quanto riferisce il consigliere regionale M5S . «Non si capisce perché debbano essere i cittadini lombardi, con i loro soldi, a garantire il completamento di un’autostrada inutile e devastante per il territorio. Una scelta in contrasto con il principio del project financing su cui si basa la realizzazione di Pedemontana. Peccato che il traffico e i conseguenti incassi siano molto più bassi rispetto alle stime esagerate su cui era stato costruito il piano economico-finanziario».
Per Eleonora Evi «si sta cercando di offrire una garanzia per attirare gli investitori e realizzare un’opera che non ha utilità. Ma privatizzare gli utili, lasciando tuttavia al pubblico le perdite è una soluzione che abbiamo già visto troppe volte e che ora viene praticata anche dall’efficientissima Lombardia di Maroni. Mi auguro che la Commissione europea mi risponda rapidamente. Pedemontana è un colossale disastro economico e ambientale».
Intanto il cantiere del tronco principale dell’autostrada che dovrebbe collegare Malpensa con Bergamo è ancora fermo, in attesa che la novità del Fondo di garanzia possa attirare nuovi investitori. «Negli ultimi mesi sono stati compiuti notevoli passi avanti – le dichiarazioni fatte qualche giorno fa dal presidente di Pedemontana – tutti i ritardi sono dovuti alle iniziali previsioni di traffico che non sono state confermate dai flussi dei veicoli. La Banca Europea degli Investimenti lo scorso anno non ha partecipato al piano di finanziamento, ma di recente ha chiesto di riaprire la pratica. La sua partecipazione alla realizzazione dell’autostrada potrebbe invogliare gli istituti di credito». I tecnici della Bei sono attesi in questi giorni per valutare il rapporto tra il traffico e la spesa.