Bella? No. Pragmatica? Nì. Migliorabile? Sì.
La Pro Patria 2017-2018 comincia il suo campionato nel migliore dei modi regolando per 2-0 il Lecco allo Speroni. Le reti arrivano tutte nella ripresa a firma, neanche a dirlo, di capitan Santana. Al di là del risultato sono tanti gli spunti offerti dalla truppa targata Ivan Javorcic nei primi 90 minuti della stagione (consideriamo la gara di Coppa Italia con il Como come una parentesi già chiusa).
Modulo speculare per entrambe le formazioni anche se nel 3-5-2 bustocco c’è la novità Disabato, schierato alle spalle del tandem Santana-Le Noci per un 3-5-2 che vede il cerchio di centrocampo folto di maglie e tante azioni che si perdono sulla trequarti ora biancoblù ora lagunare. Gira tutto e gira niente nella prima frazione di gioco, con il buon possesso tigrotto che fatica nel trovare l’ultimo passaggio e difficilmente riesce a mettere in crisi Nava. Dall’altra parte Guadagnin si dimostra sicuro quando chiamato in causa ma, di fatto, i lagunari non si rendono mai pericolosi.
Nei primi 30 minuti le azioni pericolose arrivano solo su calcio da fermo prima con Le Noci, uno dei pochi sussulti in una partita passata a cercare più la posizione che la profondità, e Disabato poi, anche se sembra sempre che manchi qualcosa per ingranare la marcia giusta. La punizione che si stampa sulla traversa a portiere avversario battuto di Le Noci quando mancano 3 minuti all’intervallo ne è la semplice riprova.
Il cambio di marcia arriva in una ripresa il cui leit motiv è la girandola di sostituzioni: prima però c’è giusto il tempo per il veterano Santana di far valere le proprie doti da centravanti battendo Nava in due tempi su assist di Gazo. Qui la gara cambia, gli spazi si aprono, il Lecco va in tilt.
L’ingresso di Pedone al posto di Disabato è la chiave di volta dell’ultima mezz’ora perchè è proprio il neo entrato a portare avanti una bella azione personale lungo l’out mancino per sparare poi al centro dell’area dove il capitano argentino si fa ancora trovare pronto: 2-0 e gara che va in archivio nonostante un finale duro e ricco di nervosismo.
Il Lecco chiude la partita in 10 per l’espulsione di Meyergue, autore di una brutta entrata sullo stesso Pedone costretto a lasciare il campo mentre i suoi compagni tengono a bada gli ospiti intenti a litigare coi tifosi biancoblù sugli spalti piuttosto che a pensare di concludere la partita.
Buona la prima quindi e risultato più che giusto, anche se forse ci sono tante cose da rivedere.
: Guadagnin; Scuderi, Zaro, Molnar; Cottarelli, Pettarin, Gazo (dal 32’ st Mozzanica), Galli (dal 28’ st Arrigoni); Disabato (dal 16’ st Pedone, dal 44’ st Chiarion); Le Noci (dal 32’ st Gucci), Santana. A disposizione: Mangano, Marcone, Ugo, Ghioldi. All.: Javorcic.
: Nava; Zammuto (dal 22’ st Meyergue), Luoni, Scaglione (dal 34’ st Malvestiti); Moleri (dal 22’ st Ghidinelli), Bellanca, Cavalli (dal 28’ st Martina Rini), Bignotti (dall’8’ st Roselli), Mureno; Castagna, Bertani. A disposizione: Placidi, Mortara, Benedetti, Merli Sala. All.: Delpiano.
: Virgilio di Trapani (Collavo e Carraretto).
– Espulso al 43’ st Meyergue (L) per gioco violento. Ammoniti: Zaro e Molnar (P); Mureno, Moleri, Scaglione e Luoni (L). per il Lecco. Angoli: 1-3; recupero: 1’ + 5’.