Macelleria islamica del Basso Varesotto nel mirino dell’Agenzia di Tutela della Salute della Provincia di Varese: nelle ultime ore, infatti, in coincidenza con la Festa Islamica del Sacrificio, i veterinari hanno effettuato una serie di controlli in tutta la provincia.
Il personale sanitario ha monitorato diverse macellerie islamiche. Nel Basso Varesotto, il controllo in una macelleria ha portato alla scoperta di alcune non conformità che hanno spinto al sequestro di 16 carcasse di agnelli macellati. «Ats Insubria – ha fatto sapere l’agenzia – conferma che, nei giorni scorsi, sono intervenuti i veterinari dipendenti dell’Agenzia in una macelleria del Basso Varesotto. Sono state rilevate delle non conformità relative alla documentazione sanitaria necessaria per il trasporto di alcuni animali. Rassicuriamo che non esiste alcun pericolo per la salute pubblica».
Si tratta più che altro di una questione formale. Nella sostanza, pare che la macelleria abbia seguito l’iter procedurale, come previsto, arenandosi su un problema di natura burocratico. In sostanza non erano conformi, per alcuni motivi tecnici, alcune bolle di accompagnamento per il trasporto degli animali. Documenti la cui non conformità avrebbe reso più complicata la possibilità di capire la provenienza degli animali da macellare.
Le 16 carcasse degli animali macellati sono state rimosse e sequestrate dai veterinari. In questo senso, infatti, sono in corso ulteriori approfondimenti per definire con esattezza le “dinamiche” di questi passaggi, ma su queste circostanze al momento chi sta portando avanti l’attività ispettiva, sta mantenendo il più stretto riserbo.
«Il primo settembre – aveva fatto sapere nei giorni scorsi l’Aidaa, Associazione italiana difesa animali ed ambiente – si celebra la festa musulmana del Sacrificio, una delle ricorrenze più importanti per l’Islam. La questione è che in tutto il mondo, durante tale festa, vengono sgozzati milioni di animali in ricordo del sacrificio di Abramo ed Isacco. Complessivamente si prevede che in Italia saranno circa 400 mila i capri, i montoni e gli agnelli che saranno sgozzati; di questi circa un quarto, pari a centomila, solo in Lombardia dove risiede il 25% della popolazione islamica (fonte istituto IMU iniziative e studi sulla multietinicità)». L’associazione aveva, inoltre, ricordato che «la maggioranza di questi sgozzamenti sarà effettuata secondo la legge nei macelli autorizzati, ma come capita spesso anche nelle case».