Il protocollo d’intesa tra i nove Comuni rivieraschi direttamente interessati e la Provincia è stato firmato; il prossimo decisivo passo per la realizzazione della pista ciclopedonale attorno al lago Maggiore, che congiunga Sesto Calende e Laveno Mombello, è la stesura del progetto preliminare. «L’auspicio – afferma il sindaco di Monvalle e coordinatore dell’iniziativa – è che si giunga all’approvazione del progetto preliminare prima della fine dell’anno».
I Comuni coinvolti nel progetto sono Sesto Calende, Angera, Ranco, Ispra, Brebbia, Besozzo, Leggiuno, Sangiano e Laveno Mombello, ma anche altri paesi non direttamente toccati dal tracciato hanno dimostrato interesse all’iniziativa come ad esempio Taino, Caravate e Sangiano. «Il tracciato è stato individuato – prosegue Oregioni – si tratta di ventotto chilometri di pista per una spesa prevista di circa 10 milioni di euro; è fondamentale arrivare al progetto preliminare, per iniziare nel 2018 la ricerca di finanziamenti».
Un conto insomma è ragionare su un’idea, per quanto bella, un altro è farlo davanti a un progetto concreto e messo nero su bianco. L’opera è molto ambiziosa a livello economico, ma i vantaggi per il territorio, in termini di sicurezza e di rilancio del turismo, sarebbero notevoli. Il primo cittadino di Monvalle con il consueto stile pragmatico, si mostra cautamente ottimista. «Un altro fatto positivo è il fatto che comunque nel 2018, il Comune di Sesto Calende inizierà i lavori per realizzare i primi due chilometri di pista sul proprio territorio, collegando il lungofiume alla frazione di Sant’Anna» sottolinea Oregioni.
Un gruppo di lavoro si è costituito a Villa Recalcati e sarà coordinato dallo stesso sindaco di Monvalle, che è stato il primo a proporre ai colleghi il progetto. «Oggi, chi si sposta a piedi o in bici nei paesi che si affacciano sul Maggiore è costretto a utilizzare una strada traffica e pericolosa come la Sp69» ricorda il primo cittadino. La pista ciclopedonale attorno al lago farebbe da volano al turismo. «Bisogna puntare sulla mobilità dolce – conclude Oregioni – quasi tutti i turisti che vengono a passare qualche giorno sul Maggiore si portano la bici; la nuova pista porterebbe ancora più turisti, generando indotto alle nostre attività del settore». Con tre attrazioni uniche, come Rocca di Angera, Eremo di Santa Caterina e il museo della ceramica di Laveno, collegate tra loro in tutta sicurezza.