«Villa Toeplitz tornerà il gioiello cittadino»

La rinascita - Uno dei luoghi simbolici di Varese rivive grazie al progetto culturale di quattro amici

Il gioiello perduto di Villa Toeplitz torna finalmente a brillare, strizzando l’occhio al passato.
Era stata la dimora, affascinante, durante la seconda guerra mondiale, di Giuseppe Toeplitz, importante banchiere, e di Edvige Mrozowska Toeplitz, la sua seconda moglie, bellissima e polacca, attrice di teatro, che aveva alternato permanenze a Sant’Ambrogio a viaggi lunghi e avventurosi, cercando di ricreare atmosfere ed essenze orientali nei suoi giardini. La seconda signora Toeplitz, infatti, aveva girato il mondo, studiato recitazione alla Sorbona ed era stata sedotta,

nel Kashmir, dai giardini dell’imperatore mongolo, Babar, “il padre dei giardini”.
Un’eco affascinante di tali suggestioni esotiche alla Villa Toeplitz sta rinascendo da qualche mese, grazie ad un giovane architetto varesino, , amante del paesaggio e del Liberty, che, insieme ad , e con la divisione culturale dell’Associazione Coopuf (grazie al bando vinto nell’agosto scorso), ha dato vita ad una serie di eventi, dalle presentazioni di libri, agli spettacoli, ai concerti, ai “Giardini letterari”, negli angoli più suggestivi, che stanno portando ad una vera e propria rinascita di Villa Toeplitz, una splendida dimora a due passi sia da Varese che dal Sacro Monte. Basta uno sguardo ai suggestivi percorsi d’acqua geometricamente studiati, che evocano i lussuriosi giardini persiani, splendida scenografia naturale per concerti e recital di teatro, per essere subito rapiti dalla loro bellezza. «Siamo orgogliosi di portare avanti un progetto così prezioso per la città -ci racconta l’architetto Odorico- siamo stati i vincitori del bando di gara per la gestione del bar di Villa Toeplitz, l’anno scorso e siamo certi che i varesini continueranno a seguirci come hanno fatto finora, perché un folto pubblico ha seguito tutte le iniziative, dalle più culturali a quelle di intrattenimento musicale».
Quali i progetti in campo per il prossimo settembre? «Pensiamo agli incontri letterari, ma anche ai tornei sportivi, il nostro sogno è far rinascere i tornei di tennis con le racchette di legno o di croquet, uno sport all’epoca dei signori Toeplitz molto in auge ed ora sconosciuto ai più». Una gestione a gonfie vele, che non prevede interruzioni: «Non ci fermiamo nemmeno ad agosto, ci saranno incontri di presentazioni di libri, “I giardini letterari” che forse cambieranno nome». In cantiere altri cambiamenti alla verde veste di Villa Toeplitz? «Ci sarà una ristrutturazione ad opera della Sovraintendenza dei Beni Artistici e del parco della Villa di Sant’Ambrogio volta alla valorizzazione e alla conservazione dei suoi alberi esotici e particolari, splendidi esemplari non rari, ma proprio unici». L’impegno è notevole ma la passione è altrettanto forte: «Ci stiamo mettendo tutto il nostro entusiasmo, siamo in attesa di una visita del nuovo Assessore alla Cultura, il professor Cecchi e siamo certi che presto villa Toeplitz, con il benessere che sa regalare, diventerà il nuovo ritrovo dei varesini, e la nostra città potrà riscoprirsi autentica Città Giardino, in grado di attrarre molte persone anche dalla caotica Milano».