Con la ripresa dopo le ferie, si scaldano i motori per le prossime tornate elettorali, politiche e regionali. Lara Comi punta dritto verso Roma, gli ex Ncd provano a lanciare un nuovo soggetto politico.
Con ogni ragionamento per le elezioni politiche bloccato dalle incertezze sulla legge elettorale, per ora tiene banco la marcia di avvicinamento alle regionali, che passerà dal referendum per l’autonomia del 22 ottobre. Se il centrosinistra, dopo che il leader del Pd Matteo Renzi ha “benedetto” la candidatura del sindaco di Bergamo Giorgio Gori come “anti-Maroni”, sfoglia la margherita sulle primarie di coalizione, nel centrodestra fa discutere soprattutto l’assetto della coalizione che sosterrà la ricandidatura del governatore Roberto Maroni a Palazzo Lombardia.
Gli abboccamenti tra Forza Italia e gli ex Ncd finora si sono infranti sul muro di una situazione politica nazionale ancora tutt’altro che chiara. Al centro continua a tenere banco l’idea di un nuovo soggetto politico che «si candidi ad essere la quarta gamba del centrodestra», come lo ha definito in un’intervista ad Affaritaliani il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, di Lombardia Popolare, lanciando «un appello ad Alfano, Lupi e agli altri dirigenti» di Alternativa Popolare, tentati dalla svolta verso sinistra, sull’onda di quanto sta succedendo in Sicilia. «Se così fosse – ha aggiunto Cattaneo – nessuno può invocare l’unità per scegliere una linea politica che ci snatura».
Dopo gli incontri del mese di luglio, con Varese laboratorio di una riunificazione di un centro moderato che alle ultime tornate amministrative e provinciali si era spaccato in due, si profilerebbe la nascita di quella che potrebbe essere una “Federazione liberal-popolare”, dopo che è stata respinta l’offerta di una fusione per incorporazione nell’esperienza di “Energie per l’Italia” di Stefano Parisi, il quale peraltro è atteso a breve in provincia di Varese. È chiaro che queste incertezze stanno frenando anche i ragionamenti sulle candidature, visto che ogni lista dovrà indicare sette aspiranti consiglieri regionali, quattro di un genere e tre dell’altro. In Forza Italia, dove l’eurodeputata e coordinatrice provinciale Lara Comi sembra decisamente intenzionata a puntare ad una candidatura alle elezioni politiche alla Camera, sembra scontato il bis dell’uscente Luca Marsico, anche se gli azzurri non rinuncerebbero ad accarezzare il sogno di poterlo candidare al Parlamento. In casa Lega Nord, sicura la ricandidatura per gli uscenti al Pirellone (Francesca Brianza, Emanuele Monti e Giampiero Reguzzoni), è bagarre per assicurarsi gli altri posti in lista.
Da verificare infine quale potrà essere l’appeal della Lista Maroni, che nel 2013 ottenne un risultato di gran lunga superiore alle attese e che anche stavolta potrebbe beneficiare della grande visibilità che avrà il governatore in campagna elettorale. Considerato che il suo rappresentante in provincia di Varese Luca Ferrazzi non sembrerebbe orientato ad una riconferma, un posto in lista diventa particolarmente ambito.