Alba di paura a Taino: due uomini, con il volto coperto da casco e passamontagna, hanno tentato di entrare in un complesso residenziale in via Aldo Moro, ma sono stati messi in fuga da un’inquilina che ha chiamato i carabinieri, intervenuti tempestivamente sul posto.
I fatti si sono svolti ieri mattina intorno alle 4. Per la signora è stato un vero e proprio incubo: «Ho ancora il cuore in gola – ha raccontato la donna – sono molto agitata per quello che è successo». La donna è stata molto coraggiosa, non facendosi prendere dal panico: «A un certo punto – ha aggiunto la signora – ho sentito in piena notte un rumore molto forte. Mi sono alzata per andare a vedere cosa stesse accadendo.
Ho dato un’occhiata dalla finestra e ho visto queste due persone che stavano scavalcando il cancello. Uno aveva un passamontagna, l’altro un casco. Immagino che siano arrivati in sella a una moto, ma non l’ho notata. A quel punto – ha detto la donna – mi sono nascosta dietro alla tenda della finestra e ho chiamato i carabinieri. Avevano già forzato il cancello ed erano entrati all’interno del cortile. Avevano già rovistato anche nelle nostre due macchine e probabilmente erano pronti a scappare a bordo della macchina di uno dei miei vicini, ma sono dovuti scappare».
I ladri, infatti, avrebbero abbandonato rapidamente il cortile di Taino di via Aldo Moro, proprio perchè pressati dall’arrivo delle pattuglie dei carabinieri della stazione di Angera, coordinati dai colleghi della Compagnia di Gallarate: «Purtroppo – spiega l’inquilina – non saprei descrivere queste due persone. Non posso dire nulla perchè erano coperti con passamontagna e casco. Erano vestiti completamente di scuro. Non ho potuto vederli in volto e quindi non saprei che dire rispetto a una loro descrizione. Non potrei neppure dire se fossero italiani o stranieri».
E’ stata una mattinata da dimenticare, ma per fortuna nessuno si è fatto male: «Hanno provocato solo dei danni – ha chiarito la signora – ma alla fine non hanno portato via nulla. Ho controllato anche all’interno della mia macchina dove avevano rovistato. Non c’era nulla da rubare e infatti se ne sono andati a mani vuote». I carabinieri stanno raccogliendo tutti gli elementi utili per definire esattamente come si sono sviluppati i fatti.