Piazza piena a Somma Lombardo per . «Vinciamo il referendum della Lombardia e poi vinciamo le politiche e mandiamo a casa Renzi e la Boldrini» sentenzia il leader del Carroccio. Ma il volo in grave ritardo fa saltare il “sopralluogo” al centro di accoglienza della KB di via Briante.
Consueto bagno di folla e di selfie per il “Capitano” Matteo Salvini a Somma Lombardo, dove ha inaugurato come da tradizione la quattro-giorni di festa della Lega Nord al parco di Corso Europa, ma stavolta ha anche dato voce autorevole al presidio contro il business dei migranti organizzato dalla sezione sommese di fronte al Municipio. Sindaci e militanti aspettano per un’ora e mezza il leader del Carroccio, atterrato in ritardo a Malpensa e transitato ad Angera ad inaugurare la sede leghista.
A scaldare la piazza ci pensano l’assessore regionale («la base c’è, i militanti ci sono»), il consigliere regionale e il senatore . Che alza la voce: «È normale essere qui in piazza a Somma per dire che in questo paese non vengono rispettate le regole e per chiedere che chi è clandestino venga considerato clandestino?». Salvini arriva, trova un militante che lo porta in trionfo («Salvini presidente, Salvini presidente») e poi imbraccia il microfono per arringare la folla.
Dopo le inevitabili scuse per il ritardo («l’Italia fa volare male anche gli aerei»), con il tempo tiranno, Salvini va subito al sodo. «Nel Paese che ho in testa apriamo le porte di casa nostra per chi porta lavoro e cultura, non per gente che prende il treno gratis per andare a protestare in Comune e Prefettura…e qualcuno gli regala pure la carta d’identità». Riferimento alle vicende dei richiedenti asilo ospitati a Somma Lombardo.
«Quando saremo al governo, verificheremo tutti i bilanci e i libri contabili di quelli che si stanno arricchendo e stanno ospitando i clandestini» la promessa del leader leghista, mentre qualche responsabile della KB ascolta tra la folla. «La gente ha voglia di cambiare, la differenza è che noi facciamo quello che diciamo, come a Sesto San Giovanni dove il neo sindaco ha bloccato la moschea – tuona Salvini tra gli applausi e lo sventolio delle bandiere – da Nord a Sud ogni giorno incontro una marea di gente che dice: non votavo più ma un’ultima chance ve la do. Vinciamo il referendum per l’autonomia e poi le elezioni politiche, per mandare a casa Renzi e la Boldrini».
E infine l’appello alla folla: «Facciamo sentire un po’ all’amministrazione di Somma se abbiamo voglia di cambiare. Viva la Lega: liberiamo Somma, liberiamo l’Italia». Alla fine, il pochissimo tempo rimasto a disposizione fa saltare la prevista in via Briante, in quel centro di accoglienza straordinaria gestito dalla KB di e che per i leghisti è l’emblema della malagestione dell’emergenza infinita dei richiedenti asilo. C’è solo il tempo per soddisfare le numerosissime richieste di selfie da parte dei militanti e per portare un saluto in Corso Europa alla prima serata della festa della Lega Nord.