Ballardin e Bezzolato davanti al giudice: chiesta l’unificazione dei fascicoli aperti sulla vicenda in un unico procedimento. Udienza rinviata al 12 settembre.
L’Unione dei Comuni del Medio Verbano si è costituita parte civile contro il solo Bezzolato chiedendo un risarcimento complessivo pari a 150 mila euro.
Il sindaco di Brenta , è accusato di falso in atto pubblico e favoreggiamento nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità nella gestione dei bilanci del Consorzio di polizia locale del Medio Verbano, di cui era presidente. L’ex comandante del Consorzio che gestisce il servizio di polizia locale in alcuni Comuni del Varesotto, è accusato di peculato e falso in atto pubblico per aver fatto trovare nell’armadio di un ufficio la somma di 1.600 euro in contanti con l’obiettivo, secondo gli inquirenti, di coprire la “scomparsa” di denaro dalle casse dell’ente. Bezzolato, in un altro procedimento, è accusato di essersi fatto pagare da privati per svolgere, come vigile, servizio di sicurezza durante alcune manifestazioni pubbliche.
In particolare l’ex comandante avrebbe chiesto per anni alle due Pro Loco di Cittiglio e Cuvio di pagare una parte dei soldi in contanti e avrebbe svolto, egli stesso, con auto di servizio, il servizio alle feste di Cittiglio e Cuvio confondendo in sostanza la sua funzione pubblica con quella di pubblico ufficiale. Bezzolato era stato arrestato la prima volta nell’agosto del 2015. I fatti contestati avrebbero avuto inizio nel 2008, un anno dopo la nomina a comandante;
l’indagine sarebbe partita almeno un anno fa, forse da una segnalazione. Stando alle accuse, a Bezzolato viene contestato l’aver distratto dei fondi destinati invece all’ente consortile nell’ambito delle feste e degli eventi organizzati dalle associazioni che operano sui 12 comuni del medio Verbano. Nell’ambito di questi eventi, in cui gli agenti di polizia locale sono coinvolti soprattutto per il servizio d’ordine, il comandante avrebbe ritirato del denaro in pagamento all’ente, intascandoselo: la cifra non è nota. Ad assistere Bezzolato l’avvocato Fabio Margarini. Nessuna delle Pro Loco “vittime” del comportamento di Bezzolato, che non ha mai rilasciato dichiarazioni, si è costituita parte civile contro l’ex comandante. Che in caso di condanna dovrebbe quindi solo risarcire l’unione.