Arriva “Faberlab” e supera in volata il jobs act di Renzi con lavoro e futuro

Faberlab, la terza rivoluzione industriale parte dalla provincia di Varese. «Altro che jobs act, qui c’è qualcosa di concreto per aggredire quel 40% di giovani senza lavoro» afferma il presidente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti.

Da varesino, e guida per anni dell’associazione artigiani provinciale, non poteva mancare ad un evento di portata epocale, come si suol dire. Faberlab, inaugurato ieri a Tradate al piano di sopra di un capannone che ospita un supermercato discount, «è la prima “officina digitale” realizzata da un’associazione imprenditoriale in Italia», come ricorda il presidente degli artigiani varesini Davide Galli.

È un laboratorio per sperimentare l’innovazione: c’è un’aula per la formazione e una “sala macchine” che ospita una stampante 3D, uno scanner laser e una macchina da taglio laser.

Tutto quello che serve per prendere di petto la «terza rivoluzione industriale» della stampa digitale. «Sono le nuove macchine a vapore – sottolinea Giorgio Merletti – non ci devono spaventare, perché non sono il fine ma il mezzo. Qui stiamo assistendo al passaggio dal modello della produzione di massa a quello della fabbrica diffusa e dell’autoimprenditorialità».

Un’opportunità, soprattutto per gli artigiani, che fanno del “saper fare” e del genio creativo le proprie cifre di successo. «Di fronte a tre milioni e 250mila disoccupati, di cui il 40% dei giovani, è necessario porsi il problema: il fare è la risposta migliore – spiega il presidente di Confartigianato – qui c’è qualcosa di concreto, che offre formazione e opportunità a chi vuole intraprendere. Non è il jobs act, che dice e non fa, qui

E quando lo dice, Merletti ricorda vagamente l’imitazione di Renzi fatta da Maurizio Crozza. Ma Faberlab non è un gioco. È il futuro che si fa presente. Da quella valle dell’Olona dove, fa notare Merletti, «è partita la storia dell’industrializzazione della nostra provincia», oggi ancora testimoniata dalle fabbriche abbandonate sul fondovalle per arrivare a Tradate.

E dove oggi è ancora attivo un dinamico distretto della stamperia meccanica che ha tutte le carte in regola per cogliere al volo le opportunità di innovazione offerte dall’officina digitale di Faberlab.

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