«Sentiamo l’importanza di questa partita e ce lo hanno fatto capire anche i tifosi, che ci hanno accompagnato con i cori per tutta la rifinitura. Non mi aspettavo di vivere una mattinata così e mi ha fatto davvero piacere. Ci fa capire quanto ci tengono, quanto vogliono questa vittoria e quanto la vogliamo anche noi. La vogliamo per noi, per la classifica, per i nostri tifosi. Da qui vogliamo partire, vogliamo iniziare a vincere da questo derby».
Parole e musica di Salvatore Iacolino, il condottiero di questo Varese, l’uomo che forse più di tutti sente questo derby sulla pelle, perché a quasi 67 anni è venuto qui per rimettersi in gioco dopo aver vinto per 7 volte la Serie D. Conosce l’importanza del match, sa che può essere una rampa di lancio per il campionato in caso di vittoria e una leva per l’entusiasmo del pubblico. Un entusiasmo esploso ieri durante la rifinitura, con il coro di un centinaio di ultras durante l’allenamento. Che bellezza.
Una vigilia di passione e di unità, in attesa di un derby che al Franco Ossola manca dal 10 gennaio 2010. Evidentemente troppo per contenere un entusiasmo confermato anche dai numeri: tra abbonamenti (768), biglietti (350) e biglietti ospiti (600) la voglia di una partita vera, di emozioni vere, in questi anni di purgatorio in Serie D è più forte che mai. Nella testa di Iacolino c’è forse un solo dubbio sull’undici titolare del Varese: Palazzolo o Rolando?
È più probabile che dall’inizio giochi il primo, accanto a Repossi a completare il 4-3-2-1 ad albero di Natale a supporto di Longobardi come prima e unica punta. Molinari partirà dalla panchina. Ciò vorrebbe dire una mediana a tre con Monacizzo, Magrin e Zazzi, e una difesa confermata negli stessi interpreti di Borgaro Torinese.
«La squadra sta bene, a parte Battistello che è ancora ai box e Ferri che, oltre ad essere squalificato, ha avuto un problema al polpaccio – prosegue Iacolino – Abbiamo vissuto serenamente questa vigilia, con la giusta carica. Quella che si deve avere prima di una partita così importante. Posso dire che in questi giorni ho dormito, ed è la cosa più importante». Insomma, ci siamo: è il giorno del derby, è il giorno di Varese-Como, quell’appuntamento atteso dal minuto successivo all’uscita dei gironi e dei calendari.
Un appuntamento che vale molto ma non vale una stagione, perché «i cavalli vincenti si vedono alla fine», parola di capitan Longobardi. Il Varese sa di essere forte, probabilmente più pronto di un Como tutto nuovo: ma è un derby, e in un derby vale tutto e succede di tutto. Lo sa Iacolino, e di lui ci fidiamo. In tribuna ci sarà anche Matt Reeser, il socio statunitense che esordirà allo stadio e come sponsor di maglia con la sua TSI – Tri Source International. I precedenti vedono in vantaggio il Varese: dal 1928 Varese e Como si sono incontrate 44 volte, 16 le vittorie del Varese, 13 quelle del Como, 15 pareggi.
È il momento di allungare. Oggi.
In occasione del derby, fa sapere il Comune, dalle ore 13.00 alle ore 18.00 circa, saranno chiuse al traffico le vie Borghi, Bolchini, Manin, Stadio, Vellone e Piazzale Gramsci.
Si informa inoltre che verrà istituito il divieto di sosta in piazzale De Gasperi. Lo sportello in via Vellone per il ritiro degli abbonamenti e l’acquisto dei biglietti sarà aperto dalle ore 13.30, l’ingresso per il settore tribuna sarà spostato appunto in via Vellone come ai tempi della Serie B. All’interno dello stadio e nelle vicinanze, sempre secondo l’ordinanza comunale, sarà vietato consumare alcol e per le altre bevande sarà obbligatorio l’utilizzo di contenitori di plastica.