È stato un successo l’Open Day che si è svolto ieri mattina all’Università dell’Insubria. A rivelarlo sono il migliaio di studenti provenienti dagli istituti della provincia, dalle vicine Como e Milano, dal Piemonte e dal resto d’Italia (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia) e persino dall’estero che hanno affollato le aule del Campus di Bizzozero. Molto soddisfatto anche il rettore, Alberto Coen Porisini, perché l’Ateneo è in forte crescita.
«Siamo un’università che ha il vantaggio di essere medio-piccola, ovvero più vicina e attenta allo studente. Oggi stiamo puntando molto sull’internazionalizzazione e stiamo lavorando per farci conoscere ed essere integrati nel territorio». La ricetta vincente del rettore Coen Porisini è quella di offrire agli studenti i servizi di cui hanno bisogno. «Per essere attrattivo, un Ateneo deve essere attento alle esigenze dei ragazzi. A fare la differenza non è la qualità della didattica, ma l’organizzazione e i servizi che un’Università
offre». I numeri di Almalaurea (Rapporto 2016) lo confermano: l’89% degli studenti laureati all’Insubria è soddisfatto del rapporto con il corpo docenti, ma il dato che impressiona riguarda la condizione occupazionale dei laureati: l’81% dei ragazzi in possesso di un titolo triennale, che si immette sul mercato, ha già trovato lavoro. «Sono dati che fanno piacere, ma continueremo a lavorare per consolidare il processo di internazionalizzazione dell’Ateneo e per provare ad aprire nuovi corsi di laurea». Particolarmente gettonato quest’anno il corso di laurea di Economia, che oltre alla classica triennale, offre la possibilità di completare il percorso in quattro anni e corsi pensati per i lavoratori.
L’Insubria offre in generale un panorama di studi molto ampio, con corsi che spaziano dalle professioni sanitarie al ramo umanistico, passando per i percorsi più tecnici, ma la novità più grossa riguarda il corso di laurea di Giurisprudenza, che garantisce agli studenti che partecipano ai tanti programmi Erasmus una copertura economica di circa 300 euro, in aggiunta alle borse di studio dell’Unione Europea. «Per chi si iscrive a Giurisprudenza c’è anche la possibilità di imboccare un ramo più economico o uno più linguistico. Nel primo caso la laurea consente di iscriversi direttamente al secondo anno della magistrale di economia, nel secondo ci sono diverse possibilità, dalla doppia laurea, in Italia e all’estero, allo studio del diritto elvetico, passando per lo studio delle lingue straniere» spiega la professoressa Barbara Pozzo, responsabile del Dipartimento.
Infine, il rettore ha un consiglio per le aspiranti matricole: «All’università bisogna studiare seguendo la propria passione e i propri talenti. Se si riuscirà a farli diventare un lavoro, avremo una persona felice, altrimenti avremo una persona senza rimpianti. Ma realizzarsi significa provare a fare ciò che si vuole, non assecondare quello che dicono i parenti e gli amici».